Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Dic 07, 2015 Giuliana Maria Giambuzzi Farmaci, Farmaci Cardiopatia ischemica, Farmaci Dislipidemie, Farmaci Prevenzione secondaria, Novità Cardiopatia Ischemica, Novità dalla ricerca, Novità Dislipidemie, Novità Homepage, Novità Prevenzione Secondaria Commenti disabilitati su Conferme su impiego di ezetimibe più simvastatina su colesterolo Ldl
Lo studio IMPROVE-IT, pubblicato sul New England Journal of Medicine nel giugno 2015, ha dimostrato che l’aggiunta di ezetimibe alla simvastatina in pazienti con sindrome coronarica acuta consente di abbassare ulteriormente i valori di colesterolo LDL già a target e che questa ulteriore riduzione si associa a un maggiore beneficio in termini di outcome clinici.
A settembre 2015 sono stati pubblicati su Circulation ulteriori dati che riguardano l’effetto della terapia sulla proteina C reattiva (PCR) e sui rapporti tra riduzione di LDL, riduzione di PCR ed outcome clinici.
L’effetto del trattamento (simvastatina 40 mg vs simvastatina 40 mg+ ezetimibe 10 mg) é stato valutato in base al conseguimento di uno o entrambi gli obiettivi prefissati: LDL-C <70 mg/dL e PCR <2 mg/L. Dei 15.179 pazienti arruolati, il 39% ha raggiunto entrambi gli obiettivi a un mese, il 14% non ha raggiunto nessuno dei due, il 14% ha raggiunto solo il target PCR, il 33% ha raggiunto solo il target LDL-C. Coloro che hanno raggiunto entrambi i target hanno anche mostrato un minor rischio di incorrere nell’end point primario (morte cardiovascolare, evento coronarico maggiore o ictus) rispetto ai pazienti che non hanno raggiunto nessuno dei due obiettivi (38,9% contro 28,0%; hazard ratio aggiustato, 0,73; IC95% 0,66-0,81; p <0,001).
Il raggiungimento di entrambi gli obiettivi si è verificato in un numero più elevato di pazienti trattati con ezetimibe / simvastatina rispetto a quelli trattati con la sola simvastatina (50% vs 29%, p <0.001).
Si conferma, quindi, l’osservazione che l’aggiunta di ezetimibe alla simvastatina incrementa i benefici indotti dalla statina sulla evoluzione del processo aterosclerotico avvalorando l’ipotesi che questi siano strettamente correlati alla riduzione della colesterolemia piuttosto che agli effetti pleiotropici delle statine.
L’ezetimibe, infatti, determina una riduzione del colesterolo LDL con un meccanismo completamente diverso da quello delle statine. Queste ultime riducono la sintesi di colesterolo a livello epatico mentre l’ezetimibe ne inibisce l’assorbimento a livello intestinale.
Fonte
Achievement of Dual Low-Density Lipoprotein Cholesterol and High-Sensitivity C-Reactive Protein Targets More Frequent With the Addition of Ezetimibe to Simvastatin and Associated With Better Outcomes in IMPROVE-IT.Circulation. 2015 Sep 29;132(13):1224-33. doi: 10.1161/CIRCULATIONAHA.115.018381. Epub 2015 Sep 1.
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