Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Gen 21, 2016 Gaetano D'Ambrosio Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Prevenzione Primaria Commenti disabilitati su Rischio coronarico: apoB marker più affidabile di LDL e non HDL
La concentrazione plasmatica della apolipoproteina B (apoB) si conferma un fattore di rischio coronarico più affidabile del colesterolo LDL (LDLc) e del colesterolo non HDL (nonHDLc). I pazienti in cui si riscontra una discrepanza tra apoB elevate e LDLc o nonHDLc basse sono da considerarsi, infatti, ad alto rischio cardiovascolare.
A queste conclusioni sono giunti i ricercatori del CARDIA Study che hanno confrontato i livelli delle lipoproteine plasmatiche in 2.794 soggetti di età compresa tra 18 e 30 anni con la valutazione mediante tomografia computerizzata delle calcificazioni coronariche eseguita 25 anni più tardi, a un’età compresa tra 43 e 55 anni.
I pazienti con valori basali di apoB con valori intermedi (secondo terzile) o elevati (terzo terzile) hanno dimostrato un rischio di sviluppare calcificazioni coronariche significativamente più elevato (odds ratio 1.53 e 3.38 rispettivamente) rispetto ai pazienti con valori più bassi (primo terzile), anche dopo aver apportato le correzioni statistiche necessarie per tener conto delle eventuali differenze nei fattori di rischio cardiovascolare tradizionali.
Inoltre, anche i pazienti con apoB elevate (al di sopra del valore mediano) ma LDLc o non HDLc basso (al di sotto del valore mediano) presentavano un rischio aumentato (odds ratio 1.55 e 1.45 rispettivamente) di sviluppare calcificazioni coronariche.
Lo studio, quindi, conferma il valore della concentrazione delle apoB come fattore di rischio indipendente.
Questi risultati si possono spiegare considerando che ciascuna particella di lipoproteina aterogena contiene una sola molecola di apoB ma può contenere una quota variabile di colesterolo. L’ipotesi é che l’aterogenicità sia legata al numero di particelle aterogene e non al loro contenuto in colesterolo. Pertanto, per esempio, in presenza di LDL piccole e dense, come accade nel paziente diabetico, il numero di particelle aterogene può essere elevato ma la concentrazione del colesterolo legato alle LDL relativamente bassa. Questo concetto é bene rappresentato dalla figura principale dello studio che dimostra come interpretare valori discordanti di apoB e LDLc o non HDLc.
Fonte
Discordance Between Apolipoprotein B and LDL-Cholesterol in Young Adults Predicts Coronary Artery Calcification.The CARDIA Study.J Am Coll Cardiol. 2016;67(2):193-201. doi:10.1016/j.jacc.2015.10.055
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