Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Feb 22, 2016 Giuliana Maria Giambuzzi Farmaci, Farmaci diabete, Farmaci Dislipidemie, Novità dalla ricerca, Novità Diabete, Novità Dislipidemie, Novità Homepage Commenti disabilitati su Atorvastatina aumenta il rischio di diabete, ma non quello cardiovascolare
E’ noto che l’assunzione di statine può determinare un aumentato rischio di sviluppare il diabete mellito tipo 2 per effetto sia di una ridotta increzione sia di una ridotta sensibilità all’insulina. Il dato é stato confermato per mezzo di diversi studi osservazionali e di metaanalisi di trial sulle statine. Molto meno é noto sull’effetto delle statine sul compenso glicemico e sul rischio cardiovascolare dei pazienti già affetti da diabete mellito.
Allo scopo di chiarire questo aspetto sono stati analizzati i dati dello studio CARDS, un trial randomizzato e controllato con placebo finalizzato a verificare l’efficacia preventiva sugli eventi cardiovascolari di atorvastatina 10 mg in pazienti diabetici in prevenzione primaria.
Sono stati valutati 2.739 soggetti dei quali erano disponibili i valori di emoglobina glicata e, per ciascuno di essi, é stata valutata la progressione della malattia diabetica definita come un aumento di almeno 0.5% o 5.5 mmol/mol di emoglobina glicata o la necessità di un incremento della terapia diabetica.
Durante il follow-up dello studio, protrattosi per oltre 3 anni, la progressione si é verificata nel 73,6% dei pazienti trattati con placebo e nel 78.1% di quelli trattati con atorvastatina (HR 1.18, IC95% 1.08 – 1.29, p<0.001). Il fenomeno non ha presentato significative differenze di genere (HR 1.22 negli uomini, 1.11 nelle donne). L’effetto netto sul valore di emoglobina glicata é stato mediamente di 0.14 punti percentuali (pari a 1,5 mmol/mol) e si é manifestato nel primo anno di trattamento e non é peggiorato nel corso dei mesi successivi.
L’efficacia preventiva dell’atorvastatina sugli eventi cardiovascolari, documentata dal trial, non é stata influenzata dalle variazioni del compenso glicemico indotte dalla statina.
In conclusione possiamo affermare che l’atorvastatina, al dosaggio di 10 mg/die, interferisce negativamente sul compenso glicemico. Tale interferenza é statisticamente significativa, ugualmente presente in uomini e donne, ma clinicamente trascurabile per la modesta intensità dell’effetto e, soprattutto, perché non compromette la riduzione del rischio cardiovascolare indotta dal farmaco.
Fonte
Effect of atorvastatin on glycaemia progression in patients with diabetes: an analysis from the Collaborative Atorvastatin in Diabetes Trial (CARDS).Diabetologia.2016 Feb;59(2):299-306. doi: 10.1007/s00125-015-3802-6. Epub 2015 Nov 17.
Questo contenuto è riservato agli utenti registrati appartenenti al settore sanitario: si prega di accedere utilizzando il form sottostante, oppure di compilare il form di registrazione. Dopo la registrazione, oltre ad avere accesso a tutti i contenuti del portale, riceverai aggiornamenti utili alla pratica clinica. Se non si ricordano i dati di accesso, cliccare qui
Feb 12, 2020 0
Nov 20, 2019 Commenti disabilitati su Punteggi CAC molto alti sono associati ad un aumento del CV e della mortalità generale
Nov 13, 2019 Commenti disabilitati su 2019 Guidelines on Diabetes, Pre-Diabetes and Cardiovascular Diseases developed in collaboration with the EASD
Set 22, 2019 Commenti disabilitati su ESC/EASD. Nuova edizione linee guida per la gestione della malattia cardiovascolare nel paziente diabetico
Nov 07, 2020 Commenti disabilitati su Pneumopatia da COVID-19: il punto di vista del Medico Vascolare. “Position paper” patrocinato dalla SIDV e della SIMV
Ott 12, 2020 Commenti disabilitati su Pazienti con diabete tipo 2 a maggior rischio di demenza vascolare rispetto ad altre demenze
Ott 08, 2020 Commenti disabilitati su Studio EMPEROR-Reduced: il vantaggio di Empagliflozin rimane stabile sopra Sacubitril/Valsartan
Mag 27, 2020 Commenti disabilitati su L’idrossiclorochina è inefficace e dannosa nella cura del COVID-19