Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Feb 08, 2016 Gaetano D'Ambrosio Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Ipertensione Commenti disabilitati su Attenzione alla pressione differenziale
La pressione differenziale é un fattore di rischio per eventi cardiovascolari indipendentemente dal valore medio di pressione arteriosa. La conferma é giunta dai dati dal trial internazionale REACH (Reduction of Atherothrombosis for Continued Health) che ha arruolato oltre 45.000 soggetti con multipli fattori di rischio cardiovascolare o malattia aterosclerotica conclamata.
Lo studio ha valutato l’associazione tra pressione differenziale e uno qualsiasi dei seguenti eventi cardiovascolari: morte per causa cardiovascolare, infarto miocardico non fatale, ictus non fatale, qualsiasi ictus, qualsiasi infarto miocardico, ospedalizzazione per cause cardiovascolari.
L’età media della coorte studiata era 68 ± 10 anni, il 35% erano donne e l’81% erano in terapia anti-ipertensiva. La pressione arteriosa media era 138 ± 19/79 ± 11 mm Hg, con una pressione differenziale media di 49 ± 16 mm Hg.
E’ stata riscontrata una associazione significativa tra pressione differenziale ed esiti cardiovascolari sia considerando i dati pressori categorizzati in quartili, sia considerandoli come variabili continue, sia nella analisi univariata, sia nella analisi multivariata con un aggiustamento statistico che teneva conto di età, sesso, stato di fumatore, storia di ipercolesterolemia, storia di diabete, terapia con ASA, terapia con statine, terapia anti-ipertensiva, valori medi di pressione arteriosa.
I risultati dello studio, quindi, sono a favore di un ruolo significativo della pressione arteriosa differenziale come ulteriore fattore di rischio, indipendente dalla pressione arteriosa media, in soggetti ad alto rischio cardiovascolare. Dobbiamo tuttavia considerare che elevati valori di pressione differenziale sono un indice di rigidità della parete arteriosa e che, allo stato attuale, non esistono terapie specificamente indicate per migliorare questo parametro né studi che documentino un beneficio clinico derivante dalla riduzione stabile della pressione differenziale.
Fonte
Pulse Pressure and Risk for Cardiovascular Events in Patients With Atherothrombosis: From the REACH Registry. J Am Coll Cardiol. 2016 Feb 2;67(4):392-403. doi: 10.1016/j.jacc.2015.10.084.
Questo contenuto è riservato agli utenti registrati appartenenti al settore sanitario: si prega di accedere utilizzando il form sottostante, oppure di compilare il form di registrazione. Dopo la registrazione, oltre ad avere accesso a tutti i contenuti del portale, riceverai aggiornamenti utili alla pratica clinica. Se non si ricordano i dati di accesso, cliccare qui
Ott 09, 2018 Commenti disabilitati su Effetto dell’aspirina sugli eventi cardiovascolari e sanguinamenti negli anziani
Set 18, 2018 Commenti disabilitati su Statine per la prevenzione primaria di eventi cardiovascolari e mortalità nei pazienti anziani con e senza diabete di tipo 2
Set 03, 2018 0
Lug 28, 2018 Commenti disabilitati su Effetti dell’aspirina in prevenzione cardiovascolare e oncologica, legati al peso corporeo e dose
Nov 07, 2020 Commenti disabilitati su Pneumopatia da COVID-19: il punto di vista del Medico Vascolare. “Position paper” patrocinato dalla SIDV e della SIMV
Ott 12, 2020 Commenti disabilitati su Pazienti con diabete tipo 2 a maggior rischio di demenza vascolare rispetto ad altre demenze
Ott 08, 2020 Commenti disabilitati su Studio EMPEROR-Reduced: il vantaggio di Empagliflozin rimane stabile sopra Sacubitril/Valsartan
Mag 27, 2020 Commenti disabilitati su L’idrossiclorochina è inefficace e dannosa nella cura del COVID-19