Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Apr 25, 2016 Redazione Aritmie (FA), Farmaci, News, Novità dalla ricerca, Novità Fibrillazione Atriale, Novità Homepage, Novità Prevenzione Primaria 0
Uno studio recente ha verificato se all’aumentare del rischio di ictus, aumenta la prescrizione di un anticoagulante orale. La fibrillazione atriale (FA) aumenta di cinque volte la probabilità di ictus. Oltre il 40% degli ictus negli ultra ottantenni è attribuita a fibrillazione atriale in base a fattori di rischio ben definiti.
L’impiego di anticoagulanti orali ha dimostrato di ridurre il rischio di ictus del 64% e quello di morte del 26%in pazienti con fibrillazione. I ricercatori americani hanno analizzato i dati relativi a pazienti ambulatoriali con fibrillazione atriale inseriti nel del PINNACLE (Practice Innovation and Clinical Excellence) Registry tra il 1 gennaio 2008 e il 30 dicembre 2012. Il rischio di ictus è stato calcolato in base al punteggio CHADS2 e CHA2DS2-VASc per tutti i pazienti.
L’associazione tra aumento del punteggio di rischio di ictus e la prescrizione di una terapia anticoagulante orale è stata esaminata utilizzando modelli di regressione logistica multinomiale aggiustati per il paziente e il medico. L’end point primario era la prescrizione di un anticoagulante. La coorte dello studio comprendeva 429.417 pazienti ambulatoriali con FA. La loro età media era 71.3 (12.9) anni, di cui il 55,8% era di sesso maschile.
L’anticoagulante orale è stato prescritto nel 44,9% dei pazienti (192.600) l’aspirina nel 25.9% (111.134), l’aspirina più una tienopiridina nel 5.5% (23.454), nessuna terapia antitrombotica nel 23.8% (102.229).
Ogni aumento di un punto nel punteggio del rischio è stato associato a un aumento della probabilità di prescrizione di anticoagulante rispetto alla sola prescrizione dell’aspirina. Tuttavia, nel complesso, la prevalenza della prescrizione dell’anticoagulante non superava il 50% anche in pazienti ad alto rischio con un punteggio CHADS2 superiore a 3 o un punteggio CHA2DS2-VASc superiore a 4.
Gli autori concludono che è necessario indagare sul perchè di questa bassa prescrizione per poter mettere in atto strategie adeguate per una maggiore appropriatezza nel trattamento dei pazienti a rischio di ictus.
Fonte
Oral Anticoagulant Therapy Prescription in Patients With Atrial Fibrillation Across the Spectrum of Stroke Risk Insights From the NCDR PINNACLE Registry.JAMA Cardiol. 2016;1(1):55-62. doi:10.1001/jamacardio.2015.0374
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