Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Mag 31, 2016 Gaetano D'Ambrosio News, Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Ipertensione 0
L’eziologia vascolare rappresenta la seconda causa più frequente di demenza e l’ipertensione ne é un importante fattore di rischio.
La correlazione tra ipertensione arteriosa e demenza vascolare, considerata plausibile sul piano fisiopatologico, non é in realtà mai stata provata con certezza, mentre alcuni studi hanno dimostrato una associazione negativa nelle età più avanzate.Per chiarire questi aspetti é stata effettuato uno studio utilizzando un grande database della medicina generale inglese e la coorte prospettica dello Oxford Vascular Study su casi incidenti di ictus o attacco ischemico transitorio (TIA).
L’analisi di 11.114 casi di demenza vascolare, diagnosticati dai medici di medicina generale, ha confermato il ruolo dell’ipertensione come fattore di rischio indipendente, per quanto condizionato dall’età del paziente. Infatti, dopo un follow-up medio di 7 anni, a ogni incremento pressorio di 20 mmHg di sistolica é corrisposto un incremento del rischio di sviluppare la demenza del 60% tra i 30 e i 50 anni e del 26% tra i 50 e i 70 anni. Oltre i 70 anni il rischio di sviluppare demenza aumenta notevolmente ma non sembra essere influenzato dai valori pressori.
Questo risultato é stato confermato nella coorte prospettica dello Oxford Vascular Study di circa 1.700 pazienti con ictus o TIA recente, nei quali l’insorgenza di demenza vascolare veniva diagnosticata con metodica oggettiva da uno specialista. Anche in questo caso si é dimostrata una forte associazione tra valori pressori e demenza vascolare fino all’età di 70 anni.
La ricerca, quindi, nel suo complesso, conferma e quantifica il ruolo dell’ipertensione come fattore di rischio di demenza vascolare fino a 70 anni di età ma non conferma la relazione inversa evidenziata in alcuni studi nei soggetti più anziani.
Resta ora da verificare se il rischio di demenza può essere ridotto da un trattamento anti-ipertensivo intensivo, informazione che ci aspettiamo a breve dai risultati dello studio SPRINT-MIND un sottoinsieme dello studio SPRINT che ha già dimostrato i benefici della riduzione dei valori pressori fino al target di 120 mmHg di sistolica, in termini di mortalità, di eventi cardiovascolari e di scompenso cardiaco.
Fonte
Blood Pressure and Risk of Vascular Dementia: Evidence From a Primary Care Registry and a Cohort Study of Transient Ischemic Attack and Stroke. Stroke. 2016 Jun;47(6):1429-35. doi: 10.1161/STROKEAHA.116.012658. Epub 2016 May 10.
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