Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Mag 04, 2016 Gaetano D'Ambrosio News, Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Prevenzione Primaria 0
E’ noto che l’obesità, soprattutto quella viscerale, costituisce un importante fattore di rischio cardiovascolare. Meno nota é la relazione tra obesità e morte improvvisa.
Un importante studio osservazionale che ha arruolato quasi 15.000 soggetti, 55% donne, 26% Afro-americani, di età compresa tra 45 e 64 anni ha valutato la relazione tra l’incidenza di morte improvvisa (MI) e gli indici antropometrici di obesità: indice di massa corporea (IMC), circonferenza vita (CV), rapporto vita-fianchi (RVF).
Durante il follow-up (media 12.6 anni) si sono verificati 253 episodi di morte improvvisa. Solo nei non fumatori è stata evidenziata una correlazione significativa tra il rapporto vita-fianchi e l’incidenza di MI. In particolare, i pazienti con un RVF aumentato (>0,95 nelle donne, > 1.01 negli uomini) mostravano un rischio di morte improvvisa raddoppiato rispetto ai soggetti con RVF normale, indipendentemente dalla presenza di ipertensione, diabete, dislipidemia, cardiopatia ischemica, scompenso cardiaco, ipertrofia del ventricolo sinistro.
Secondo i risultati di questo studio, quindi, l’obesità addominale é un fattore di rischio indipendente di morte improvvisa nei soggetti, indipendentemente da altri fattori di rischio, come il fumo.
Fonte
Obesity related risk of sudden cardiac death in the atherosclerosis risk in communities study.Heart. 2015 Feb 1;101(3):215-21.
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