Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Mag 25, 2016 Gaetano D'Ambrosio Farmaci, Farmaci Ictus -Tia, Farmaci Prevenzione secondaria, Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Ictus Tia Commenti disabilitati su Prevenzione di nuovo ictus/TIA: efficace clopidogrel e ASA anche (di più) nei fumatori
Nei primi 90 giorni dopo un ictus o un TIA é indicata una doppia antiaggregazione con ASA e clopidogrel per prevenire la recidiva dell’ictus.
Una recente ricerca i cui risultati sono stati comunicati al 68° Annual Meeting della American Academy of Neurology (ANN), ha dimostrato che l’effetto protettivo della terapia antiaggregante é paradossalmente più evidente nei fumatori rispetto ai non fumatori
La ricerca ha analizzato i dati dello studio CHANCE che ha arruolato 5170 pazienti con ictus ischemico o TIA randomizzandoli al trattamento con clopidogrel + ASA o placebo + ASA per 90 giorni.
Tra i pazienti arruolati vi erano 2,949 (57.0%) non fumatori 1,705 (33%) fumatori e 526 (10.0%) ex fumatori.
I fumatori erano più giovani, in maggiore percentuale di sesso maschile e con colesterolo LDL elevato ma avevano punteggi ABCD2 più bassi e presentavano meno frequentemente una storia di angina, scompenso cardiaco congestizio, fibrillazione atriale, ipertensione e diabete mellito.
Come si desume dai risultati riportati in tabella, l’incidenza di recidiva di ictus é risultata ridotta nei pazienti trattati con clopidogrel ma la riduzione del rischio é risultata decisamente maggiore nei pazienti fumatori.
Il cosiddetto Smoker’s Paradox é un fenomeno ben noto per cui i fumatori sembrano avere, dopo un evento acuto di ictus/TIA, una prognosi, a breve termine, migliore rispetto ai non fumatori. Questo fenomeno é stato attribuito a vari fattori tra cui alcuni problemi metodologici relativi agli studi che lo hanno evidenziato. Prima di tutto il possibile effetto confondente determinato dal fatto che i fumatori che hanno avuto un ictus, come nel presente studio, sono generalmente più giovani e meno spesso affetti da fattori di rischio o patologie cardiovascolari. Inoltre, in molti studi lo stato di fumatore é stato rilevato solo in condizioni basali e non durante il follow-up. Dopo un evento acuto, molti pazienti smettono di fumare e ciò determina un beneficio in termini prognostici che, ovviamente, i non fumatori non possono ricevere.
Infine, é stata dimostrato un potenziamento farmacodinamico dell’effetto del clopidogrel nei fumatori, probabilmente mediato dal citocromo P450 (smokers-clopidogrel paradox).
Ovviamente queste osservazioni non devono essere interpretate come un incentivo a continuare a fumare dopo un ictus perché il rischio di eventi ischemici rimane sempre più elevato nei fumatori ed il contrasto all’abitudine al fumo resta una priorità nelle strategie preventive.
Fonte
Clopidogrel and Smoking Status Among Ischemic Stroke Patients:Smoker’s Paradox?.P1.122. 2016 AAN Annual Meeting Abstract Listing
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