Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Mag 03, 2016 Gaetano D'Ambrosio Farmaci, Farmaci Dislipidemie, Farmaci Prevenzione primaria, Novità dalla ricerca, Novità Dislipidemie, Novità Homepage, Novità Prevenzione Primaria Commenti disabilitati su Statine (rosuvastatina 10 mg) utili anche in prevenzione primaria a rischio intermedio (HOPE 3)
L’efficacia preventiva delle statine in soggetti ad alto rischio cardiovascolare é stata ben documentata anche in prevenzione primaria. Non altrettanto si può dire riguardo all’uso delle statine nei soggetti a rischio cardiovascolare intermedio.
Lo studio HOPE-3 é stato disegnato con l’intento di esplorare l’area grigia costituita da questa ampia popolazione di soggetti e in particolare di verificare l’efficacia preventiva di un trattamento ipocolesterolemizzante (rosuvastatina 10 mg), ipotensivo (candesartan/idroclorotiazide 16/12.5 mg) o di entrambi rispetto a placebo.
Lo studio ha arruolato e seguito, con un follow-up mediano di 5,6 anni, 12.705 pazienti a rischio cardiovascolare intermedio, uomini di età > 55 anni, donne > 65, senza malattia cardiovascolare, ma con almeno uno tra i seguenti fattori di rischio: fumo, disglicemia, storia familiare di malattia cardiovascolare precoce, colesterolo HDL basso, rapporto vita/fianchi aumentato, moderata disfunzione renale.
L’articolo, recentemente pubblicato sul New England Journal of Medicine, riporta i risultati relativi al braccio dello studio che ha confrontato rosuvastatina e placebo. In condizioni basali i valori medi di colesterolo LDL e HDL erano rispettivamente 127 mg/dl e 44.7 mg/dl.
I pazienti trattati con statine (rosuvastatina 10 mg) hanno avuto una riduzione media delle LDL pari al 26% (34,6 mg/dl). Il primo outcome composito (morte cardiovascolare, infarto miocardico, ictus) e il secondo (come il primo più scompenso cardiaco, rivascolarizzazione, arresto cardiaco) si sono ridotti nel braccio del trattamento attivo rispettivamente del 24% e del 25% con valori di NNT (Number Needed to Treat) pari rispettivamente a 91 e 73.
Nei pazienti trattati con rosuvastatina non si é verificato alcun incremento dell’incidenza di nuovi casi di diabete o di cancro mentre si é riscontrato un lieve incremento delle mialgie (4,7% vs 5.8%, P=0.005) e degli interventi di cataratta (3.1% vs 3.8%, P=0.02).
Lo studio, quindi, dimostra che anche nei pazienti in prevenzione primaria e a rischio cardiovascolare intermedio la somministrazione di statine comporta un beneficio in termini di mortalità e morbilità cardio-vascolare.
In Italia, il testo della nota 13 Aifa consente la rimborsabilità delle statine anche nei pazienti a rischio medio (score 2-3%) o moderato (score 4-5%) ma non della rosuvastatina il cui uso é riservato ai pazienti a rischio alto (6-9%) o molto alto (≥ 10%).
Fonte
Cholesterol Lowering in Intermediate-Risk Persons without Cardiovascular Disease.April 2, 2016DOI: 10.1056/NEJMoa1600176
Altri dati su studio Heart Outcomes Prevention Evaluation-3 (HOPE 3)
Questo contenuto è riservato agli utenti registrati appartenenti al settore sanitario: si prega di accedere utilizzando il form sottostante, oppure di compilare il form di registrazione. Dopo la registrazione, oltre ad avere accesso a tutti i contenuti del portale, riceverai aggiornamenti utili alla pratica clinica. Se non si ricordano i dati di accesso, cliccare qui
Feb 12, 2020 0
Nov 20, 2019 Commenti disabilitati su Punteggi CAC molto alti sono associati ad un aumento del CV e della mortalità generale
Ago 22, 2019 Commenti disabilitati su Effetti della sospensione delle statine all’età di 75 anni in prevenzione primaria
Mag 25, 2019 Commenti disabilitati su Atorvastatina migliora la funzione renale nel tempo in modo dose-dipendente e diminuisce il rischio cardiovascolare
Nov 07, 2020 Commenti disabilitati su Pneumopatia da COVID-19: il punto di vista del Medico Vascolare. “Position paper” patrocinato dalla SIDV e della SIMV
Ott 12, 2020 Commenti disabilitati su Pazienti con diabete tipo 2 a maggior rischio di demenza vascolare rispetto ad altre demenze
Ott 08, 2020 Commenti disabilitati su Studio EMPEROR-Reduced: il vantaggio di Empagliflozin rimane stabile sopra Sacubitril/Valsartan
Mag 27, 2020 Commenti disabilitati su L’idrossiclorochina è inefficace e dannosa nella cura del COVID-19