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Mag 23, 2016 Redazione Farmaci, Farmaci Fibrillazione atriale Commenti disabilitati su Terapia con anticoagulanti: D-dimero e fattore VIIa sono fattori prognostici
Nei pazienti con fibrillazione atriale, in terapia con anticoagulanti orali, non è noto se l’andamento dei marker della coagulazione – D dimero e fattore VIIa – possono avere un valore prognostico per definire il rischio di sanguinamento o ictus. I ricercatori dello studio RE- LY hanno analizzato, in una sottoanalisi, il ruolo del monitoraggio seriato del D-dimero e del fattore VIIa e la loro capacità di predire stroke, morte cardiovascolare e sanguinamenti maggiori in 2.567 pazienti randomizzati a dabigatran (NAO) e warfarin (AVK).
Il valore al basale di D dimero correla con tutti gli end point considerati e, aggiunto agli score classici di rischio, aumenta il valore prognostico di eventi futuri.
Durante lo studio i pazienti trattati con dabigatran hanno riportato una maggiore riduzione del D-dimero rispetto a quelli trattati con warfarin. Il fattore VII attivato era maggiormente ridotto dal warfarin. Questo comportamento di dabigatran, che riduce marcatamente il D-dimero senza interferire sul fattore VII attivato, secondo gli autori, può in parte spiegare la maggior efficacia sulla prevenzione delle tromboembolie e sulla riduzione delle emorragie cerebrali osservata nei pazienti trattati con dabigatran rispetto a quelli trattati con warfarin..
Fonte
D-dimer and factor VIIa in atrial fibrillation – prognostic values for cardiovascular events and effects of anticoagulation therapy.A RE-LY substudy.Thrombosis andHaemostasis.2016: 115/5 (May) pp. 871–1079
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