Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Giu 09, 2016 Giuliana Maria Giambuzzi Cardiologia di genere, Cardiologia di genere Novità, News, Novità Cardiopatia Ischemica, Novità dalla ricerca, Novità Dislipidemie, Novità Homepage, Novità Prevenzione Primaria 0
Diversi studi hanno dimostrato il link diretto tra assunzione di alcol e sviluppo di molti tumori tra cui il carcinoma della mammella, mentre il consumo di dosi moderate di vino sono state correlate ad una riduzione del rischio cardiometabolico.
Per verificare l’effetto dell’aumento del consumo di alcol tra le donne in menopausa è stato condotto lo studio di coorte prospettico Five year change in alcohol intake and risk of breast cancer and coronary heart disease among postmenopausal women: prospective cohort study. Gli autori hanno analizzato i dati relativi a 21.523 donne in post-menopausa sottoposte a due esami consecutivi nel 1993-1998 e 1999-2003. Le informazioni relative al consumo di alcol sono state ottenute attraverso questionari compilati dai partecipanti.
Nel corso di 11 anni di follow-up sono state valutate l’incidenza del cancro al seno, malattia coronarica, e di mortalità per tutte le cause.
Durante lo studio, sono stati diagnosticati 1.054 casi di neoplasia della mammella, 1.750 casi di malattia coronarica e 2.080 decessi.
L’analisi dei dati ha mostrato che le donne che avevano incrementato il consumo di alcol da sette o 14 bicchieri (drinks) a settimana (corrispondenti a una o due bicchieri in più al giorno) nel corso degli ultimi cinque anni avevano un rischio maggiore di carcinoma della mammella e un minor rischio di malattia coronarica rispetto alle donne che avevano mantenuto un consumo di alcol stabile nel tempo. Il dato è stato invariato anche dopo aggiustamento per età, istruzione, indice di massa corporea, abitudine al fumo di sigaretta, attività fisica, presenza di ipertensione, colesterolo elevato, diabete, assunzione di dieta mediterranea e assunzione di terapia ormonale sostitutiva.
Le analisi di tutte le cause di mortalità ha mostrato che le donne che hanno aumentato il loro consumo di alcol da un valore già alto (≥14 drinks a settimana) a una assunzione ancora più elevata, mostravano un più alto rischio di mortalità rispetto alle donne con un apporto di alcolici stabilmente elevato.
Questi dati supportano l’ipotesi che l’assunzione di alcol è correlata a un aumentato rischio di cancro al seno e a una riduzione del rischio di malattia coronarica.
I meccanismi biologici che spiegano la relazione tra assunzione di alcol e rischio di cancro al seno sono complessi.
Una delle ipotesi più comuni è che l’alcol possa aumentare il rischio di neoplasia mammaria mediante alterazione dei livelli di estrogeni circolanti.
Un’altra ipotesi riguarda invece i meccanismi coinvolti nel metabolismo dell’alcol, in particolare la reazione attraverso cui l’alcol è convertito in acetaldeide dall’enzima alcol deidrogenasi (ADH) che, per esempio, si esprime a livello del tessuto ghiandolare mammario. L’acetaldeide è geno-tossico e può incrementare il rischio di cancro al seno attraverso diversi meccanismi, ad esempio danneggiando il DNA.
I meccanismi attraverso cui l’alcol può ridurre il rischio di malattia coronarica comprendono la capacità di questa sostanza di indurre un aumento dei livelli delle lipoproteine ad alta densità (HDL), i livelli di fibrinogeno ridotto, e la capacità di inibire l’attivazione piastrinica rilevata in studi sperimentali.
Tuttavia uno studio randomizzato su larga scala ha dimostrato che i soggetti portatori dell’allele ADH1B, una variante genetica associata a un minore consumo di alcol, avevano una minore probabilità di sviluppare malattia coronarica.
Questo risultato potrebbe mettere in dubbio i presunti effetti protettivi dell’alcol sul rischio di malattia coronarica ciò che rimane evidente è la correlazione tra alcol e neoplasia.
Fonte
Five year change in alcohol intake and risk of breast cancer and coronary heart disease among postmenopausal women: prospective cohort study.BMJ. 2016 May 11;353:i2314. doi: 10.1136/bmj.i2314.
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