Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Giu 03, 2016 Giuliana Maria Giambuzzi Cardiologia di genere, Cardiologia di genere Novità, News, Novità dalla ricerca, Novità Fibrillazione Atriale, Novità Homepage 0
Le malattie cardiovascolari sono ben documentate in base alla differenze di genere, ma fino ad oggi non sono mai state analizzate per la fibrillazione atriale (FA).
Un recente studio osservazionale di ampie dimensioni Differences in Clinical and Functional Outcomes of Atrial Fibrillation in Women and Men, mostra che i sintomi della fibrillazione (FA) differiscono nei due sessi.
Rispetto agli uomini, le donne con da FA manifestano una varietà maggiore di sintomi, un elevato rischio di ictus e una peggiore qualità di vita, ma una minore mortalità. Per dimostrare questo, i ricercatori della Duke University hanno analizzato l’ampio registro di dati dello studio prospettico multicentrico ORBIT-AF
Lo studio è stato condotto su 10.135 pazienti con fibrillazione atriale arruolati tra giugno 2010 e agosto 2011, seguiti per 2,3 anni di follow-up.
Il 42% (n. 4293) dei soggetti analizzati era di sesso femminile. Rispetto agli uomini, le donne:
– erano più anziane (77 anni; range interquartile [IQR], 69-83, vs 73 anni, IQR, 65-80; P <.001),
– mostravano un punteggio di rischio tromboembolico (CHA2DS2-Vasc) medio maggiore (5; IQR, 4 -6, vs 3; IQR, 2-5; P <.001)
– erano affette in minor misura dalla Sindrome delle Apnee Notturne (578 [13,5%] vs 1264 [21.6%]; P <.001).
Solo il 32,1% (n = 1378) delle donne era asintomatica (European Heart Rhythm Association classe I) rispetto al 42,5 % (n = 2483) degli uomini.
Il punteggio relativo alla qualità di vita era minore nelle donne (n = 2007; 80; IQR, 62-92 vs 83; IQR, 69-94; P <.001).
Il 40% delle donne sperimentavano palpitazioni rispetto al 27% degli uomini, le donne riportavano più frequentemente sensazioni di stordimento / vertigini (il 23% delle donne versus il 19% degli uomini) e astenia (il 28%, delle donne versus il 25% degli uomini) (Figura 1)
Figura 1. Sintomi della FA negli uomini e nelle donne. Tratta da “Differences in Clinical and Functional Outcomes of Atrial Fibrillation in Women and Men. JAMA Cardiol. Published online May 18, 2016. doi:10.1001/jamacardio.2016.0529”
Nel follow-up, le donne hanno mostrato un più basso rischio di morte per qualsiasi causa (hazard ratio aggiustato, 0.57; 95% CI, 0,49-0,67) e per morte cardiovascolare (hazard ratio aggiustato, 0.56; 95% CI, 0,44-0,72); tuttavia, avevano un rischio più elevato di ictus ed embolia (hazard ratio aggiustato, 1.39; 95% CI, 1,05-1,84; P = .02) rispetto agli uomini.
Per ridurre al minimo le disparità stato di salute tra uomini e donne; gli studi futuri dovrebbero concentrarsi sul trattamento e gli interventi che possano migliorare la qualità di vita e di outcomes cardiovascolari nelle donne, in particolare la terapia antiaritmica e l’ablazione a radiofrequenza. Prima di fare questo è però necessario comprendere meglio “come” e “perché” gli effetti della fibrillazione sono così diversi tra uomini e donne.
Fonte:
Differences in Clinical and Functional Outcomes of Atrial Fibrillation in Women and Men.JAMA Cardiol. Published online May 18, 2016. doi:10.1001/jamacardio.2016.0529
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