Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Giu 10, 2016 Gaetano D'Ambrosio Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Scompenso cardiaco Commenti disabilitati su Scompenso: peptidi natriuretici (pro BNP) utili nel prevenire le riacutizzazioni
Come per altre patologie croniche, le fasi di riesacerbazione clinica rappresentano un momento cruciale nella storia naturale dello scompenso cardiaco in quanto strettamente correlate con la prognosi e la qualità della vita. Mettere in atto strategie per prevenire o per diagnosticare precocemente le riacutizzazioni é un obiettivo irrinunciabile della gestione dello scompenso cardiaco cronico per il medico di medicina generale e per il cardiologo.
Rivestono, quindi, particolare interesse i risultati di uno studio clinico, recentemente pubblicato su JACC Heart failure, che ha voluto esaminare vari aspetti di questo fenomeno e, soprattutto, verificare la possibilità di prevenirlo utilizzando il dosaggio dei peptidi natriuretici (NT-pro BNP) per guidare la terapia.
A tale scopo 151 pazienti con scompenso cardiaco cronico a frazione di eiezione ridotta sono stati randomizzati in due bracci di trattamento: nel primo veniva adottata la gestione standard dello scompenso, nel secondo la terapia veniva modulata con l’obiettivo di portare la concentrazione plasmatica in NT-pro BNP al di sotto di 1000 pg/ml.
Gli episodi di peggioramento venivano definiti come:
1) peggioramento o comparsa di nuovi sintomi / segni di scompenso;
2) necessità di aumentare il dosaggio del diuretico.
Durante un follow-up medio di 10 mesi 45 pazienti hanno manifestato episodi di peggioramento clinico. Questi pazienti erano caratterizzati da: valori basali più elevati di frazione di eiezione (31% vs 25%; p = 0.03); maggiore frequenza di distensione giugulare ed edema (p < 0.02); mancato utilizzo o dosi più basse di ace-inibitore (p < 0.04); dosi più elevate di diuretici dell’ansa (p < 0.001).
La comparsa di episodi di peggioramento clinico di scompenso risultava strettamente correlata con la successiva ospedalizzazione o la mortalità per cause cardiovascolari.
I pazienti assegnati alla gestione della terapia guidata dal dosaggio di NT-pro BNP presentavano un rischio significativamente minore (hazard ratio: 0.52; p = 0.06) di presentare un peggioramento dei sintomi.
Questa ricerca, quindi, porta una ulteriore evidenza a favore dell’utilizzo dei peptidi natriuretici nella gestione della terapia dello scompenso, questione molto dibattuta ed ancora oggetto di valutazione. La recentissima ultima edizione delle linee guida europee sullo scompenso, infatti, affermano che “Sebbene sia plausibile monitorare lo stato clinico e personalizzare la terapia dello scompenso sulla base delle variazione delle concentrazioni plasmatiche dei peptidi natriuretici nei pazienti con scompenso cardiaco, gli studi pubblicati hanno dato risultati non omogenei. Già non ci consente di raccomandare questo approccio su larga scala”.
Fonte
The Importance of Worsening Heart Failure in Ambulatory Patients.Definition, Characteristics, and Effects of Amino-Terminal Pro-B Type Natriuretic Peptide Guided Therapy.JACC Heart Fail. 2016 May 3. pii: S2213-1779(16)30081-6. doi: 10.1016/j.jchf.2016.03.012. [Epub ahead of print]
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