Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Lug 04, 2016 Giuliana Maria Giambuzzi Novità Cardiopatia Ischemica, Novità dalla ricerca, Novità Dislipidemie, Novità Homepage, Novità Prevenzione Secondaria Commenti disabilitati su Colesterolo LDL: più basso è meglio. Ma è proprio vero?
Le linee guida internazionali sottolineano l’importanza del trattamento con statine nei pazienti con cardiopatia ischemica con lo scopo di prevenire ulteriori eventi cardiovascolari, ma si differenziano per quanto riguarda i livelli target di colesterolo LDL (LDL-C).
Obiettivo di un recente studio osservazionale di coorte è stato quello di valutare la relazione tra i livelli di LDL-C raggiunti con le statine in soggetti con preesistente cardiopatia ischemica e l’incidenza di nuovi eventi cardiovascolari.
Lo studio è stato condotto tra il 2009 e il 2013 arruolando 31.619 pazienti (27% donne, età 30 – 84 anni) affetti da cardiopatia ischemica, trattati con statine con un’aderenza alla terapia ipolipemizzante pari o superiore all’80%.
I pazienti arruolati sono stati distinti in tre gruppi in rapporto al livello di LDL raggiunto dopo almeno un anno di trattamento: basso (≤70.0 mg/dL), moderato (70-100 mg/dl) o elevato (100-130 mg/dl).
Dopo un follow-up medio di 1.6 anni si é osservata una incidenza di eventi cardiovascolari significativamente minore nel gruppo con livelli moderati di LDL rispetto al gruppo con livelli elevati (HR 0.89; 95% CI 0,84-0,94) ma non vi erano differenze significative tra il gruppo con livelli moderati e quello con livelli bassi (HR 1,02; IC 95% 0,97-1,07).
Questi risultati sono in contrasto con le indicazioni delle linee guida europee (e della stessa nota 13 AIFA) che raccomandano livelli molto bassi di LDL-C per i pazienti con malattia cardiaca preesistente. Tuttavia essi devono essere interpretati con molta prudenza. Infatti, sebbene sia basato su un campione molto ampio, lo studio ha un disegno osservazionale che non consente di escludere il ruolo di possibili confondenti. Pertanto, allo stato attuale é prudente continuare ad attenersi alle indicazioni delle linee guida e continuare a perseguire target terapeutici stringenti (< 70 mg/ml) nei pazienti a rischio cardiovascolare molto alto.
Fonte
Association Between Achieved Low-Density Lipoprotein Levels and Major Adverse Cardiac Events in Patients With Stable Ischemic Heart Disease Taking Statin Treatment.JAMA Intern Med. Published online June 20, 2016. doi:10.1001/jamainternmed.2016.2751
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