Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Lug 18, 2016 Giuliana Maria Giambuzzi Novità Aritmie, Novità dalla ricerca, Novità Diabete, Novità Homepage Commenti disabilitati su Diabete. La steatosi epatica (NAFLD) aumenta il rischio di aritmie ventricolari
Recenti studi hanno suggerito che la steatosi epatica non alcolica (NAFLD) è associata a un aumentato rischio di allungamento del QT e di fibrillazione atriale (FA) nei pazienti con diabete mellito di tipo 2 (DMII).
Attualmente non esistono dati sul rapporto tra NAFLD e l’insorgenza di aritmie ventricolari in questa popolazione di pazienti.
Gli autori dwllo studio retrospettivo hanno pertanto analizzato i dati relativi a 330 pazienti ambulatoriali con diabete senza pre-esistente FA, malattia renale allo stadio terminale, o malattie epatiche note, che avevano subito ECG-Holter delle 24 ore tra il 2013 e il 2015.
Rispetto ai pazienti senza NAFLD, quelli con NAFLD (n = 238, 72%) mostravano una prevalenza significativamente più elevata di aritmie ventricolari e, in particolare, di complessi ventricolari prematuri (PVC) (> 30 PVC/h) (19,3% versus 6,5%, P <0,005), di tachicardia ventricolare non sostenuta (VT) (14,7% versus 4,3% , P <0,005), o entrambi (27,3% versus 9,8%, p <0,001).
La steatosi epatica non alcolica (NAFLD) diagnosticata mediante ecografia è stata associata a un aumento di 3,5 volte del rischio di aritmie ventricolari (non aggiustato odds ratio [OR] 3,47 [95% CI 1,65-7,30], p <0,001). Questa associazione è rimasta significativa anche dopo aggiustamento per età, sesso, indice di massa corporea, livelli di fumo, ipertensione, cardiopatia ischemica, malattia valvolare cardiaca, malattia renale cronica, malattia polmonare cronica ostruttiva, concentrazione nel siero della gamma-glutamiltransferasi, uso di farmaci e frazione di eiezione ventricolare sinistra ( OR aggiustato 3,01 [IC 95% 1,26-7,17], p = 0,013).
Questo è il primo studio osservazionale a dimostrare che la NAFLD è indipendentemente associata a un aumentato rischio di aritmie ventricolari nei soggetti con diabete di tipo 2.
Le malattie cardiovascolari sono la causa principale di mortalità e di morbilità dei soggetti con diabete pertanto è opportuno valutare annualmente a partire dalla diagnosi di DMII:
– il rischio cardiovascolare globale (età, sesso, familiarità per coronaropatia o morte improvvisa, attività fisica, fumo, peso corporeo e distribuzione del grasso corporeo, durata della malattia diabetica, controllo glicemico, pressione arteriosa, microalbuminuria, lipidi plasmatici), nonché la stratificazione del rischio mediante le carte del rischio cardiovascolare;
– esame dei polsi periferici e ricerca di soffi vascolari;
– ECG basale;
– determinazione dell’indice di Winsor.
Fonte:
Nonalcoholic Fatty Liver Disease Is Associated With Ventricular Arrhythmias in Patients With Type 2 Diabetes Referred for Clinically Indicated 24-h Holter Monitoring.Diabetes Care. 2016 May 23. pii: dc160091. [Epub ahead of print]
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