Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Lug 28, 2016 Giuliana Maria Giambuzzi Dispositivi, Dispositivi diabete, Novità dalla ricerca, Novità Diabete, Novità Homepage Commenti disabilitati su Valutare il rischio cardiovascolare nel diabete: meglio l’angio-TC coronarica
Il diabete mellito di tipo 2 (DMII) è un importante fattore di rischio cardiovascolare, ma l’identificazione dei soggetti asintomatici a maggiore rischio di eventi si è rivelata tutt’altro che facile. Il test da sforzo e gli studi di perfusione miocardica non sono metodiche attualmente raccomandate per lo screening di routine dei soggetti con diabete in quanto il loro utilizzo non ha portato a un miglioramento prognostico e le linee guida sottolineano la necessità di ulteriori prove a sostegno dell’utilizzo di queste tecniche.
Il calcium score (CAC) può essere utile per selezionare i pazienti che potrebbero beneficiare di strategie di trattamento più intensive. L’angio-TC coronarica (CTA, Coronary Computed Tomography (CT) Angiography) fornisce maggiori informazioni perché è in grado di identificare sia una placca coronarica calcificata che non calcifica e di dare una dettagliata analisi della distribuzione, misura e caratteristiche della placca stessa. Tuttavia, le conoscenze relative al ruolo della CTA in soggetti con diabete asintomatici e in assenza di malattia coronarica (CAD) sono limitate.
Gli autori di uno studio pubblicato recentemente hanno cercato di esaminare il valore aggiunto dell’angio-TC coronarica (CTA) rispetto ai punteggi di rischio clinici e del CAC in una coorte di 630 soggetti con diabete, asintomatici con età compresa tra i 55 e i 74 anni, in assenza di CAD al basale e con almeno un ulteriore fattore di rischio cardiovascolare.
I soggetti sono stati sottoposti a valutazione clinica di base (score di rischio UKPDS) e a CTA. Sono stati sottoposti a un follow-up medio di 6,6 ± 0,6 (media ± DS) anni.
Si é potuto così dimostrare che, sebbene la valutazione del CAC di per sé comporti una valutazione di rischio migliore rispetto allo score clinico UKPDS (C=0.789 vs 0.763, P=0.034), una più accurata valutazione dell’albero coronarico mediante CTA ha una predittività ancora maggiore (C=0.824, P=0.021).
Tuttavia, l’angio-TC coronarica (CTA) si é rivelata in grado di predire le complicanze macrovascolari ma non le complicanze microvascolari correlate a diabete.
Fonte
Coronary Computed Tomography (CT) Angiography as a Predictor of Cardiac and Noncardiac Vascular Events in Asymptomatic Type 2 Diabetics: A 7‐Year Population‐Based Cohort Study.J Am Heart Assoc. 2016;5:e003226 doi: 10.1161/JAHA.116.003226
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