Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Ago 31, 2016 Redazione News, Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Scompenso cardiaco 0
La vaccinazione antinfluenzale riduce del 32% il rischio di ospedalizzazione per complicanze cardiovascolari nei pazienti con scompenso/insufficienza cardiaca cronica. Il dato è stato diffuso nel corso del congresso della European society of cardiology – ESC 2016 che raduna circa 30.000 cardiologi di tutto il mondo a Roma dal 27 al 31 agosto. Nello studio, condotto dall’Università di Oxford su una popolazione molto ampia, sono state analizzate quasi quattro milioni di cartelle cliniche di inglesi adulti nel periodo 1990-2014. Dopo aver identificato oltre 59.000 pazienti affetti da scompenso cardiaco, con un’età media di 75 anni e un 49% di donne, i ricercatori hanno preso in esame gli effetti della vaccinazione annuale contro l’influenza, comparando in una serie di casi controllo gli anni in cui i soggetti sono stati vaccinati con quelli in cui non hanno fatto il vaccino per stimare il rateo di ospedalizzazione, per tutte le cause e per indicazioni specifiche.
La vaccinazione antifluenzale è stata associata con un rischio inferiore del 32% di avere un ricovero ospedaliero per disturbi cardiovascolari nel periodo dal 31° al 301° giorno dopo la vaccinazione. Un analogo effetto protettivo della vaccinazione è stato rilevato anche per le ospedalizzazioni dovute a cause respiratorie.
Ogni anno si registrano 5 milioni di casi di influenza che hanno come target preferenziale persone con cardiopatia. A questi numeri si aggiungono, solo in Italia, 10.000 decessi per polmonite, che può essere una complicazione dell’influenza e vanta il primato negativo di prima causa di morte per malattie infettive nei paesi occidentali.
La stagione invernale rappresenta un pericolo: per le persone fragili o con patologie cardiovascolari come lo scompenso, il freddo aumenta la probabilità di infarto, mentre l’inquinamento aumenta la probabilità di malattie dei bronchi, dei polmoni e del sistema cardiovascolare.
A fronte di queste evidenze, si ricorda l’importanza della vaccinazione prevista anche nelle linee guida, soprattutto in questi soggetti con scompenso o fragili soprattutto alla luce del fatto che, in Italia, sta diminuendo il numero delle vaccinazioni. Nel 2014 solo un anziano su due si è sottoposto a immunizzazione da influenza. Con questo trend, nell’arco di un decennio si registra un calo addirittura del 15% di copertura dei soggetti fragili con conseguenze in termini di aumento del rischio di ospedalizzazioni e complicanze anche gravi.
Fonte
Flu vaccination and risk of hospitalisation in patients with heart failure: a self controlled case series study.Abstract: 1127. ESC 2016
Ago 22, 2019 Commenti disabilitati su Effetti della sospensione delle statine all’età di 75 anni in prevenzione primaria
Apr 15, 2019 Commenti disabilitati su L’intensità dell’epidemia influenzale è associata ad un significativo incremento dei ricoveri per scompenso cardiaco
Gen 23, 2019 Commenti disabilitati su Il decorso ospedaliero dei pazienti con scompenso cardiaco è significativamente peggiore quando è presente anche l’infezione influenzale.
Nov 18, 2018 Commenti disabilitati su L’istruzione del caregiver può contribuire a ridurre l’incidenza dei ricoveri nei pazienti con scompenso cardiaco seguiti a domicilio
Nov 07, 2020 Commenti disabilitati su Pneumopatia da COVID-19: il punto di vista del Medico Vascolare. “Position paper” patrocinato dalla SIDV e della SIMV
Ott 12, 2020 Commenti disabilitati su Pazienti con diabete tipo 2 a maggior rischio di demenza vascolare rispetto ad altre demenze
Ott 12, 2020 0
Ott 08, 2020 Commenti disabilitati su Studio EMPEROR-Reduced: il vantaggio di Empagliflozin rimane stabile sopra Sacubitril/Valsartan