Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Set 13, 2016 Giuliana Maria Giambuzzi Farmaci, Farmaci Prevenzione primaria, Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Prevenzione Primaria Commenti disabilitati su Aspirina (ASA) a basse dosi in real life sicura in prevenzione cardiovascolare
Una bassa dose di aspirina (ASA) è efficace nella prevenzione secondaria e primaria degli eventi cardiovascolari, ma è anche associata a un aumentato rischio di eventi emorragici maggiori. Per la prevenzione primaria, il rapporto rischio-beneficio della terapia con ASA deve essere attentamente calcolato.
Recentemente sono stati pubblicati i risultati dalla vita reale (real life) di una ricerca sistematica su Medline ed Embase che ha identificato gli studi osservazionali pubblicati tra il 1946 e il 4 Marzo 2015 sui rischi di sanguinamento gastrointestinale (GI) o emorragia intracranica (ICH) nei soggetti che assumevano basse dosi di ASA (75-325 mg / giorno) a lungo termine.
L’incidenza di emorragia GI in seguito ad assunzione di aspirina (ASA) a basso dosaggio era di 0.48-3.64 casi per 1000 anni-persona, e la stima complessiva del RR era dello 1,4 (95% intervallo di confidenza [IC]: 1,2-1,7).
Il RR di sanguinamento GI del tratto superiore ed inferiore, era rispettivamente del 2,3 (2,0-2,6) e dello 1,8 (1,1-3,0).
L’assunzione di basse dosi di aspirina (ASA) per lungo tempo non ha determinato effetti consistenti sul RR di sanguinamento gastrointestinale superiore.
Il RR stimato per sanguinamento intracranico (ICH) era 1,4 (1,2-1,7) nel complesso.
L’assunzione di ASA in associazione con farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS), clopidogrel e inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), ha determinato un aumento del rischio di sanguinamento. Al contrario, l’utilizzo concomitante dell’aspirina ASA e inibitori di pompa protonica (PPI) ha determinato una riduzione del RR di emorragia del tratto GI superiore.
I dati provenienti dal mondo reale sul rischio di emorragia maggiore in caso di assunzione di ASA a basso dosaggio sono coerenti con quelli riportati in studi randomizzati e sono un valido aiuto per il clinico per guidare la scelta relativa all’utilizzo dell’ASA a basso dosaggio nella prevenzione degli eventi cardiovascolari e non solo, visto che crescono i riscontri sull’efficacia di aspirina anche in prevenzione oncologica.
Fonte
Bleeding Risk with Long-Term Low-Dose Aspirin: A Systematic Review of Observational Studies.PLoS One. 2016 Aug 4;11(8):e0160046.
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