Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Set 19, 2016 Giuliana Maria Giambuzzi Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Prevenzione Secondaria Commenti disabilitati su Ipercolesterolemia familiare. Più che doppio il rischio di recidiva dopo sindrome coronarica
I soggetti con ipercolesterolemia familiare in eterozigosi (FH, Familial Hypercholesterolemia ) e malattia coronarica presentano elevati tassi di mortalità. Tuttavia, in un’epoca in cui si prescrivono alte dosi di statine in seguito ad una sindrome coronarica acuta (SCA), il rischio di eventi coronarici e cardiovascolari ricorrenti connessi a FH potrebbe essere ridotto.
Gli autori dello studio Prognosis of Patients with Familial Hypercholesterolemia After Acute Coronary Syndromes hanno confrontato i tassi di eventi coronarici tra i pazienti con e senza FH dopo SCA.
Sono stati analizzati 4.534 soggetti affetti da SCA arruolati in uno studio prospettico di coorte multicentrico Svizzero tra il 2009 e il 2013, ai quali era stata fatta diagnosi di ipercolesterolemia familiare (FH) in base ai criteri clinici dell’American Heart Association (AHA), di Simon Broome e della Lipid Clinic olandese. E’ stato valutato il rischio a un anno di eventi coronarici ricorrenti definiti come morte coronarica o infarto del miocardio e aggiustato per età, sesso, indice di massa corporea, fumo, ipertensione arteriosa, diabete mellito, malattie cardiovascolari, alte dosi di statina prescritte alla dimissione, partecipazione alla riabilitazione cardiaca e punteggio di rischio GRACE per la gravità di SCA.
A un anno di follow-up, 153 (3,4%) pazienti erano morti e tra questi 104 (2,3%) per infarto miocardico fatale. La prevalenza di FH era del 2,5% utilizzando la definizione dell’AHA, del 5,5% secondo i criteri di Simon Broome, e dello 1,6% utilizzando la definizione della Lipid Clinic olandese.
Rispetto ai pazienti senza FH, il rischio di recidiva di eventi coronarici dopo SCA era simile nei pazienti con FH, anche se i pazienti con FH erano più giovani di 10 anni. Tuttavia, dopo aggiustamento per variabili multiple, tra cui l’età, il rischio era maggiore nei pazienti con FH, con un rapporto di hazard (HR) di 2.46 (95% IC 1,07-5,65, p = 0.034) in base ai criteri dell’AHA, di 2,73 (95% IC 1,46-5,11, p = 0,002) per il Simon Broome, e di 3,53 (95% IC 1,26-9,94, p = 0,017) per la definizione della Lipid Clinic olandese.
A seconda dei criteri clinici di FH utilizzati, sono state prescritte le statine al 94,5%- 99,1% dei pazienti con FH. In particolare, dal 74,0% allo 82,3% dei soggetti hanno ricevuto statine ad alto dosaggio.
In conclusione, i soggetti con ipercolesterolemia familiare (FH) e SCA manifestano più del doppio del rischio di recidiva di evento coronarico entro il primo anno dopo la dimissione rispetto ai pazienti senza FH, nonostante l’ampio uso di statine ad alto dosaggio.
Fonte
Prognosis of Patients with Familial Hypercholesterolemia After Acute Coronary Syndromes. Circulation. 2016 Jul 26. pii: CIRCULATIONAHA.116.023007. [Epub ahead of print]
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