Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Set 22, 2016 Gaetano D'Ambrosio Farmaci, Farmaci Dislipidemie, Farmaci Prevenzione primaria, Farmaci Prevenzione secondaria, Novità dalla ricerca, Novità Dislipidemie, Novità Homepage, Novità Prevenzione Primaria, Novità Prevenzione Secondaria Commenti disabilitati su Statine: ecco come usarle bene e ridurre il rischio cardiovascolare
La tollerabilità delle statine viene spesso messa in discussione da medici e pazienti. Il timore che questi farmaci, usati cronicamente, possano essere responsabili di effetti collaterali anche gravi é probabilmente una delle principali cause della loro diffusa sotto-utilizzazione.
Giunge, quindi, a proposito la revisione della letteratura di Collins e coll. che può aiutare medici e pazienti a valutare e a decidere con maggiore consapevolezza.
I benefici della terapia con statine nella prevenzione cardiovascolare primaria e secondaria sono incontrovertibili. I principali eventi avversi sono rappresentati dalla miopatia (definita come dolore o debolezza muscolare associata ad un ampio incremento della concentrazione ematica di CPK), nuovi casi di diabete mellito e, probabilmente, di ictus emorragico.
Gli autori della revisione forniscono alcuni dati che ci aiutano a confrontare rischi e benefici.
Per esempio, riducendo il colesterolo LDL di 2 mmol/L (77 mg/dL) con una statina ad alta efficacia e a basso costo (per esempio atorvastatina 40 mg/die) per 5 anni in 10.000 pazienti, si possono attendere i seguenti risultati:
1000 eventi CV evitati (10%) nei pazienti con vasculopatia conclamata (prevenzione secondaria),
500 eventi CV evitati (5%) nei soggetti esenti da malattia (prevenzione primaria),
5 casi di miopatia di cui 1 potrebbe evolvere in rabdiomiolisi,
50-100 nuovi casi di diabete,
5-10 casi di ictus emorragico,
50-100 casi di dolore o affaticamento muscolare che si risolvono con la sospensione del farmaco.
Insomma, il bilancio rischi / benefici della terapia con statine, secondo gli autori di questa revisione, é decisamente a vantaggio dei benefici. Le mialgie, il più frequente effetto collaterale correlato a questi farmaci, sono un disturbo reversibile che può essere evitato con opportuni accorgimenti mentre gli eventi coronarici o cerebro-vascolari determinati alla sospensione della terapia possono avere conseguenze devastanti.
Inoltre, gli studi randomizzati e controllati hanno dimostrato che la grande maggioranza degli eventi avversi attribuiti alla terapia con statine nella pratica quotidiana sono in realtà dovuti ad altri fattori per cui é importante compiere una attenta valutazione delle possibili cause alternative dei sintomi riportati dal paziente prima di attribuirli alla terapia farmacologica.
I pazienti, spesso disinformati dalle false notizie circolanti sulla rete, tendono a sopravvalutare i possibili effetti collaterali dei farmaci. I medici, il cui comportamento é spesso condizionato dalla medicina difensiva, tendono ad attribuire maggior valore al “peccato di commissione” piuttosto che al “peccato di omissione”.
Fonte
Interpretation of the evidence for the efficacy and safety of statin therapy.www.thelancet.com Published online September 8, 2016http://dx.doi.org/10.1016/S0140-6736(16)31357-5
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