Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Ott 13, 2016 Giuliana Maria Giambuzzi Farmaci Prevenzione primaria, Farmaci Prevenzione secondaria, Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Prevenzione Primaria, Novità Prevenzione Secondaria Commenti disabilitati su Aspirina (ASA) in prevenzione primaria cardiovascolare e dei tumori: ruolo delle COX
L’utilizzo dell’aspirina (ASA) nella prevenzione dei tumori è ancora oggi oggetto di discussione. Le linee guida di trattamento rilasciate dalle organizzazioni nordamericane ed europee sono controverse.
Più di recente, la Preventive Services Task Force degli Stati Uniti (USPSTF) ha raccomandato di consigliare l’uso di aspirina a basso dosaggio per la prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari (CVD) e del carcinoma del colon-retto nei soggetti adulti che siano disposti a prendere basse dosi di ASA giornalmente per almeno 10 anni e che presentino le seguenti caratteristiche:- età compresa tra 50 e 59 anni,- rischio CVD > 10% a 10 anni, – basso rischio di sanguinamento, – aspettativa di vita di almeno 10 anni.
Questa raccomandazione riflette l’evidenza che si sta sempre più affermando, di un effetto chemiopreventivo dell’ASA a basso dosaggio nei confronti del carcinoma colon-rettale (e altri).
L’interessante lavoro recentemente pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology ha analizzato le prove a sostegno dell’effetto chemiopreventivo dell’aspirina. Sono infatti numerosi gli studi epidemiologici e le meta-analisi a sostenere la riduzione dell’incidenza di carcinoma colon-rettale nei soggetti sia di sesso maschile che femminile, sottoposti ad assunzione regolare di ASA.
La spiegazione di questi risultati sarebbe da attribuire all’evidenza del ruolo degli isoenzimi della ciclossigenasi (COX), in particolare COX-2, sulla carcinogenesi del tratto gastrointestinale (GI), di conseguenza, l’assunzione regolare di inibitori della COX (ASA e altri antinfiammatori non steroidei), bloccando l’attività delle cox, produrrebbe una riduzione del rischio di neoplasie del tratto GI (in particolare colon-retto).
Le evidenze emergenti dalla ricerca di base e dagli studi epidemiologici sono state considerate sufficientemente convincenti da spingere le aziende produttrici di celecoxibe rofecoxib ad avviare degli RTC di lunga durata per studiare l’effetto chemiopreventivo degli inibitori selettivi della COX2 in pazienti con adenoma colorettale. Inoltre sono stati avviati studi da parte di ricercatori indipendenti per verificare l’effetto preventivo di aspirina a basse dosi (da 81 a 325 mg/die).
La riduzione del rischio è evidente anche per il carcinoma esofageo, gastrico, biliare, e per il cancro al seno. Tuttavia, gli effetti maggiori si hanno sulla riduzione del rischio di tumore del tratto gastrointestinale(GI) (OR: 0,62; 95% IC: 0,55-0,70; p <0,0001; 41 studi).
Fonte
Aspirin and Cancer. J Am. Coll. Cardiol. 2016;68(9):967 976.doi:10.1016/j.jacc.2016.05.083
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