Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Nov 30, 2016 Redazione Farmaci Fibrillazione atriale, Novità dalla ricerca, Novità Fibrillazione Atriale, Novità Homepage Commenti disabilitati su Disturbi gastrointestinali con dabigatran: due semplici soluzioni
Nello studio RE-LY, il nuovo anticoagulante orale (NAO) dabigatran (150 mg BID) ha dimostrato di ridurre significativamente il rischio di ictus rispetto a warfarin in pazienti con fibrillazione atriale non valvolare (FANV). Alla dose di 110 mg BID, il NAO ha dimostrato efficacia paragonabile a warfarin e una riduzione significativa dei sanguinamenti. Entrambi i dosaggi sono stati generalmente ben tollerati. Tuttavia, circa il 4% dei pazienti ha interrotto la terapia con dabigatran a causa di disturbi gastrointestinali (GIS).
Uno studio recente ha valutato l’efficacia di due semplici accorgimenti per trattare i pazienti che riportavano sintomi gastrointestinali: (1) impiego di un inibitore di pompa protonica (pantoprazolo 40 mg); (2) assunzione di dabigatran entro 30 minuti dal pasto.
Su un totale di 1067 pazienti (oltre il 60% maschi con età media 69,3 anni) trattati per tre mesi con dabigatran, 117 (11%) hanno riportato GIS prima dell’ultima visita e sono stati randomizzati a una delle due soluzioni proposte: (1) ricevere dabigatran con pantoprazolo 40 mg al mattino (n = 58); (2) assumere dabigatran entro 30 minuti dopo un pasto (n = 59). Il campione è stato osservato per 4 settimane.
Completa soluzione dei sintomi è stata registrata nel 67,2% dei pazienti che assumevano anche pantoprazolo e nel 55,9% dei pazienti che assumevano dabigatran dopo i pasti (p = 0,2554). E’ stata registrata una efficacia parziale del trattamento in un altro 19,0% pazienti che assumono anche pantoprazolo e nell’11,9% pazienti trattati con il NAO dopo i pasti (P = 0,3165).
L’efficacia nel risolvere i GIS era significativamente più alta nel gruppo con pantoprazolo rispetto a quello dell’assunzione dopo i pasti (86,2% contro 67,8%; p = 0,0273). I pazienti in cui non si risolvevano i GIS si proponeva di associare l’altra terapia per altre 4 settimane.
Nel complesso il 78,6% dei pazienti hanno ottenuto la soluzione dei sintomi gastrointestinali sia con la singola che con la doppia strategia.
Gli autori concludono che la maggioranza dei pazienti in terapia con dabigatran non presenta disturbi gastrointestinali. Tuttavia, se in corso del trattamento con l’anticoagulante si presentano GIS, si ha una remissione completa o parziale dei sintomi sia con l’aggiunta di pantoprazolo o l’assunzione dell’anticoagulante ai pasti o la combinazione delle due soluzioni.
Fonte
A Prospective, Randomized, Open-Label Study to Evaluate Two Management Strategies for Gastrointestinal Symptoms in Patients Newly on Treatment with Dabigatran. Cardiol Ther. 2016 Oct 5
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