Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Nov 10, 2016 Giuliana Maria Giambuzzi Cardiologia di genere, Cardiologia di genere Novità, Novità Cardiopatia Ischemica, Novità dalla ricerca, Novità Homepage Commenti disabilitati su Infarto e genere: uomini più a rischio delle donne anche dopo la mezza età
Per valutare come il genere influisca sul rischio di infarto acuto del miocardio (IMA) nel corso della vita, gli autori di uno studio prospettico norvegese hanno valutato un campione di 33.997 soggetti di cui il 51% di sesso femminile.
Il follow-up medio è stato di 17,6 anni. L’analisi dei dati è stata eseguita nel mese di novembre 2015 e sono stati considerati i seguenti parametri: sesso, età, coorte di nascita, livelli ematici di lipidi, pressione arteriosa, stile di vita, presenza di diabete mellito.
Durante il periodo di follow-up che va dal 1979 al 2012 ad un totale di 2.793 soggetti (di cui 886 erano di sesso femminile) è stata fatta diagnosi di IMA.
E’ stato rilevato che il tasso di incidenza (IR) di infarto aumentava con l’età in entrambi i sessi, con tassi più bassi per le donne fino all’età di 95 anni.
Aggiustato per l’età e coorte di nascita, l’incidence rate ratio (IRRs, rischio relativo) complessivo di infarto per gli uomini versus donne era 2.72 (IC 95%, 2,50-2,96). Le lipoproteine ad alta densità (HDL) e i livelli di colesterolo totale hanno avuto l’impatto più forte sulla stima del rischio per il sesso, seguito dalla pressione arteriosa diastolica e il fumo.
Tuttavia, la differenza di genere era significativa anche dopo aggiustamento per questi fattori (IRR, 2.07; IC 95%, 1,89-2,26).
Gli uomini mostravano un più alto rischio di andare incontro a IMA per tutta la vita, ma l’IRR diminuiva con l’età (3,64 [IC 95%, 2,85-4,65] tra i 35 e i 54 anni, 2.00 [IC 95%, 1,76-2,28] tra i 55 e i 74 e 1,66 [IC 95%, 1,42-1,95] e tra i 75 e i 94 anni. La pressione arteriosa sistolica, il diabete mellito, l’indice di massa corporea e l’attività fisica non hanno dimostrato di avere un impatto rilevante.
In conclusione, in base a questo studio, il divario di genere che esiste in relazione al rischio di infarto (IMA) non può essere spiegato da differenze nei fattori di rischio cardiovascolari classici. Le differenze tra i due sessi persistono per tutta la vita, ma si riducono con l’età a causa di una maggiore riduzione del rischio di IMA negli uomini di mezza età. La riduzione del divario di incidenza di IMA tra i due sessi che si registra quando le donne passano dalla pre-menopausa alla menopausa è improbabile che sia una conseguenza della variazione dei livelli di ormoni femminili.
Fonte
Lifelong Gender Gap in Risk of Incident Myocardial Infarction.The Tromsø Study.JAMA Intern Med. Published online September 12, 2016. doi:10.1001/jamainternmed.2016.5451
Questo contenuto è riservato agli utenti registrati appartenenti al settore sanitario: si prega di accedere utilizzando il form sottostante, oppure di compilare il form di registrazione. Dopo la registrazione, oltre ad avere accesso a tutti i contenuti del portale, riceverai aggiornamenti utili alla pratica clinica. Se non si ricordano i dati di accesso, cliccare qui
Ago 30, 2018 Commenti disabilitati su Infarto. Risultati clinici migliori se le donne sono curate da medici dello stesso genere
Feb 28, 2018 0
Feb 15, 2018 Commenti disabilitati su Infarto prima dei 50 anni: per le linee guida (in molti casi) non servivano le statine
Feb 13, 2018 Commenti disabilitati su Le statine migliorano outcome clinici in pazienti con scompenso
Nov 07, 2020 Commenti disabilitati su Pneumopatia da COVID-19: il punto di vista del Medico Vascolare. “Position paper” patrocinato dalla SIDV e della SIMV
Ott 12, 2020 Commenti disabilitati su Pazienti con diabete tipo 2 a maggior rischio di demenza vascolare rispetto ad altre demenze
Ott 08, 2020 Commenti disabilitati su Studio EMPEROR-Reduced: il vantaggio di Empagliflozin rimane stabile sopra Sacubitril/Valsartan
Mag 27, 2020 Commenti disabilitati su L’idrossiclorochina è inefficace e dannosa nella cura del COVID-19