Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Dic 09, 2016 Giuliana Maria Giambuzzi Farmaci Fibrillazione atriale, Farmaci Prevenzione secondaria, Novità dalla ricerca, Novità Fibrillazione Atriale, Novità Homepage, Novità Prevenzione Secondaria Commenti disabilitati su Anticoagulante (NAO) in fibrillazione: i sanguinamenti minori non vanno sottovalutati
Gli autori di uno studio recente hanno valutato l’incidenza, la localizzazione e la gestione del sanguinamento (esclusa l’emorragia maggiore) nei soggetti dello studio ARISTOTLE affetti da fibrillazione atriale (FA) sottoposti a terapia anticoagulante con apixaban per la prevenzione del rischio trombo-embolico e l’associazione tra insorgenza di emorragie ed esiti clinici. Sono stati inclusi nell’analisi i pazienti che hanno ricevuto ≥ 1 dose di apixaban (n = 18.140).
Il sanguinamento non-maggiore (CRNM) era tre volte più comune del sanguinamento maggiore (12,1% versus 3,8%). Il CRNM era meno frequente nei soggetti che assumevano apixaban (6,4 per 100 anni-paziente) rispetto a warfarin (9,4 per 100 anni-paziente) (HR aggiustato 0,69, IC 95% 0,63-0,75).
Le emorragie non-maggiori si manifestavano più frequentemente come ematuria (16,4%), epistassi (14,8%), sanguinamenti gastrointestinali (13,3%), ematomi (11,5%) e lividi / ecchimosi (10,1%).
Il ricorso ad intervento medico o chirurgico è risultato simile tra i pazienti che assumevano warfarin e apixaban (24,7% vs 24,5%).
Il ricorso a una variazione della terapia antitrombotica si è riscontrato più frequentemente con warfarin (58,6%) rispetto ad apixaban (50,0%) come anche i casi di sospensione permanente del farmaco sono stati maggiori con warfarin rispetto apixaban (5,1% (n. soggetti: 61) versus 3,6% (n. soggetti: 30), p = 0,10).
Il CRNM era indipendentemente associato a un aumentato rischio di morte complessivo (HR aggiustato 1,70, IC 95% 1,32-2,18) e a un successivo sanguinamento maggiore (HR aggiustato 2,18, IC 95% 1,56-3,04).
I risultati dello studio ARISTOTLE hanno dimostrato che il CRNM era comune e sostanzialmente meno frequente con l’assunzione di apixaban rispetto al warfarin.
Gli autori sottolineano che non va sottovalutato qualsiasi tipo di sanguinamento insorto nei pazienti con fibrillazione trattati con terapia anticoagulante (NAO) e suggeriscono che il sanguinamento non maggiore, tra cui sanguinamento minore, potrebbe in realtà non essere minore.
Fonte
Non-major bleeding with apixaban versus warfarin in patients with atrial fibrillation. Heart. 2016 Oct 24. pii: heartjnl-2016-309901. doi: 10.1136/heartjnl-2016-309901. [Epub ahead of print]
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