Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Dic 04, 2016 Gaetano D'Ambrosio Dispositivi Dislipidemie, Novità dalla ricerca, Novità Dislipidemie, Novità Homepage Commenti disabilitati su Evolocumab (inibitore PCSK9) riduce colesterolo LDL e l’ateroma
L’anticorpo monoclonale evolocumab (Repatha, Amgen) é in grado di inibire la progressione della placca arteriosclerotica oltre che ridurre i livelli di colesterolo LDL. Il farmaco appartiene alla recentissima classe degli inibitori della PCSK9 della quale é ben nota l’efficacia nel ridurre i livelli plasmatici di colesterolo LDL ma non si conoscono gli effetti sulla progressione della aterosclerosi e sugli eventi cardiovascolari.
In contemporanea alla presentazione al Congresso Annuale dell’American Heart Association di New Orleans sono stati pubblicati su JAMA i risultati dello studio GLAGOV (Global Assessment of plaque reGression with PCSK9 antibOdy measurement by intraVascular ultrasound).
Lo studio ha coinvolto 968 pazienti coronaropatici (età media 59.8 anni, 27.8% donne, LDL-c medio 92.5 mg/dL) randomizzati a ricevere evolocumab (420 mg/mese) o placebo per via sottocutanea per 76 mesi in aggiunta alla terapia con statine.
L’efficacia é stata valutata studiando le variazioni del volume percentuale dell’ateroma (PAV) misurato mediante ecografia intravascolare a 78 settimane rispetto al basale. Secondariamente sono stati presi in considerazione il volume totale dell’ateroma (TAV) e la percentuale di pazienti che mostravano una regressione della placca.
Dei pazienti arruolati, 846 avevano immagini ecografiche endovascolari valutabili.
I pazienti trattati con evolocumab hanno presentato, al termine dello studio, livelli di colesterolo LDL nettamente e significativamente più bassi (36.6 mg/dL vs 93.0 mg/dL).
Il volume percentuale dell’ateroma (PAV) é aumentato dello 0.05% nel gruppo placebo mentre si é ridotto dello 0.95% nel gruppo trattato.
Il volume totale dell’ateroma (TAV) é calato di 0.9 mm3 nel gruppo placebo e di 5.8 mm3 nel gruppo trattato.
La percentuale di pazienti che hanno mostrato regressione della placca é stata del 47.3% nel gruppo placebo e del 64.3% nel gruppo trattato.
La somministrazione di evolocumab si é rivelata ben tollerata. Non vi sono state significative differenze rispetto al placebo nella incidenza di reazioni locali nel sito di iniezione, mialgie, eventi neurocognitivi, alterazioni degli esami di laboratorio. Non si sono verificate variazioni significative dei livelli di emoglobina glicata in entrambi i gruppi. Solo un paziente ha sviluppato anticorpi contro il farmaco.
Gli autori concludono affermando che l’aggiunta di evolocumab alla terapia con statine non solo determina un abbassamento dei livelli plasmatici di colesterolo LDL ma é in grado anche di inibire il processo aterosclerotico. Sono necessari ulteriori studi per verificare se questo effetto determina un miglioramento anche degli outcome clinici.
Fonte
Effect of Evolocumab on Progression of Coronary Disease in Statin-Treated Patients.The GLAGOV Randomized Clinical Trial.JAMA. Published online November 15, 2016. doi:10.1001/jama.2016.16951
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