Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Gen 25, 2017 Gaetano D'Ambrosio Farmaci Prevenzione secondaria, Farmaci Scompenso cardiaco, Farmaci Trombosi venosa superficiale, Novità Aritmie, Novità Cardiopatia Ischemica, Novità dalla ricerca, Novità Fibrillazione Atriale, Novità Homepage, Novità Scompenso cardiaco, Novità Trombosi venosa superficiale Commenti disabilitati su Aggiornate le linee guida GOLD per terapia in malattie cardiovascolari e BPCO
E’ stato recentemente pubblicato un aggiornamento delle linee guida GOLD sulla Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO). La BPCO spesso coesiste con varie patologie cardiovascolari e ciò pone non pochi problemi sul piano diagnostico e della stratificazione prognostica. Per quanto riguarda la terapia, invece, le remore relative all’utilizzo dei beta-bloccanti nella BPCO e dei broncodilatatori nelle patologie cardiovascolari dovrebbero essere in larga misura superate anche se nella pratica clinica questo non sempre accade .
A tal proposito riportiamo alcune delle affermazioni delle recenti linee guida GOLD relative alle comorbilità cardiovascolari.
Scompenso cardiaco
Non c’é alcuna evidenza che lo scompenso cardiaco cronico debba essere trattato in modo diverso in presenza di BPCO. La terapia con beta-bloccanti migliora la sopravvivenza nello scompenso ed é raccomandata. I beta-bloccanti sono spesso non prescritti nei pazienti con BPCO nonostante le evidenze sulla sicurezza del loro impiego. Dovrebbero, comunque, essere utilizzati i beta-boccanti beta-1 selettivi.
Cardiopatia ischemica
La terapia della cardiopatia ischemica dovrebbe essere attuata secondo quanto raccomandato dalle linee guida indipendentemente dalla presenza di BPCO e vice-versa.
Aritmie
Le aritmie sono frequenti nella BPCO e vice-versa. La fibrillazione atriale é frequente e direttamente associata con il VEMS.
Nei pazienti con BPCO che presentano un severo peggioramento della dispnea, spesso si riscontra una fibrillazione atriale che potrebbe essere stata la causa scatenante o la conseguenza della riacutizzazione delle pneumopatia.
La presenza della fibrillazione atriale non modifica la terapia della BPCO. I broncodilatatori sono stati in passato descritti come potenziali agenti pro-aritmici. Le evidenze disponibili suggeriscono un accettabile profilo di sicurezza per i beta-2 agonisti a lunga durata di azione, gli anti-colinergici ed i corticosteroidi. Tuttavia, bisogna essere cauti nell’uso di beta-2 agonisti a breve durata di azione e della teofillina che possono scatenare la fibrillazione atriale e rendere difficile il controllo della frequenza ventricolare.
Vasculopatie periferiche
Le vasculopatie periferiche sono di frequente riscontro nei pazienti con BPCO e sono associate a un peggioramento dello stato funzionale dello stato di salute.
Ipertensione
L’ipertensione é probabilmente la comorbidità più frequente della BPCO e può avere implicazioni per la prognosi. Essa dovrebbe essere trattata secondo quanto prevedono le linee guida non essendoci evidenza della necessità di un approccio terapeutico differente in presenza di BPCO e viceversa.
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