Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Gen 12, 2017 Redazione Farmaci Fibrillazione atriale, Novità dalla ricerca, Novità Fibrillazione Atriale, Novità Homepage Commenti disabilitati su Terapia con anticoagulante: quando sospenderla in caso di intervento. Il consenus ACC 2017
Come comportarsi con un paziente in terapia con anticoagulante perché affetto da fibrillazione atriale non valvolare quando deve sottoporsi ad una procedura diagnostica invasiva o a un intervento chirurgico? E’ un problema molto frequente, che riguarda molte branche specialistiche, compresi i Medici di Medicina Generale, ma di non facile soluzione.
A seconda del rischio emorragico legato alla procedura e del rischio trombotico ed emorragico specifico del paziente é possibile:
a) continuare la terapia anticoagulante,
b) sospenderla temporaneamente,
c) sospenderla effettuare una terapia “ponte” (bridge therapy) con un anticoagulante parenterale.
La scelta tra queste tre opzioni, i tempi di attesa in caso di sospensione, le modalità ed i tempi con cui ripristinare la terapia anticoagulante sono problemi di non facile soluzione e per i quali non esistono solide evidenze scientifiche.
Per questo l’associazione dei cardiologi americani (American College of Cardiology) ha pubblicato un documento di consenso aggiornato che suggerisce dettagliate norme comportamentali nelle varie situazioni che possono verificarsi.
Il rischio emorragico legato al paziente é valutato utilizzando i criteri dello score (HAS-BLED) a cui si aggiungono alcuni altri item.
Il rischio emorragico legato alla procedura é definito, per ciascuna procedura, in un lungo elenco realizzato con la collaborazione di molte società scientifiche.
Il documento di consenso contiene alcune dettagliate flow-chart riguardanti:
– se e quando interrompere la terapia con anti-vitamina K;
– se e quando interrompere la terapia con gli anticoagulanti diretti (NAO/DOAC);
– quando e come effettuare il bridging;
– come ripristinare la terapia anticoagulante dopo la procedura o l’intervento.
Ricordiamo che le recenti linee guida europee sulla fibrillazione atriale consigliano di interrompere la terapia anticoagulante solo nei casi in cui é strettamente necessario e di ricorrere al bridging solo nei pazienti in trattamento con anti-vitamina k ad alto rischio trombotico per la presenza di una protesi valvolare meccanica.
Fonte
2017 ACC Expert Consensus Decision Pathway for Periprocedural Management of Anticoagulation in Patients With Nonvalvular Atrial Fibrillation.Journal of the American College of Cardiology January 2017 – published on-line
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