Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Feb 15, 2017 Gaetano D'Ambrosio Questioni Pratiche, Questioni Pratiche - Dislipidemie 3
Spett. Cardiotool
Sono un MMG e avrei bisogno di una consulenza in merito a casi che stanno emergendo di Pz. ipercolesterolemici e con effetti secondari importanti all’uso delle statine (provate tutte), dei fibrati, dell’ezetimibe; provate singolarmente o in associazioni anche a bassissimo dosaggio.
Unica alternativa di questi casi sembra essere l’uso di monocolina, provata a 10 mg senza effetti secondari ma con riduzione insoddifacente del CT (da 300-330 a 260-280)ma scarso effetto sull’LDL.
Alcuni Pz. avevano famigliarita’ (e alterazioni ecografiche ai TSA) per cardiopatia altri no.
Quale atteggiamento prendere?
Grazie mille
Dr. Malgarise Umberto
Il consiglio di cardiotool.net
L’intolleranza alle statine è un problema di grande rilevanza clinica, tanto che l’Associazione dei Cardiologi Ospedalieri (ANMCO) ha recentemente sentito la necessità di pubblicare un position paper sull’argomento. Anche in Cardiotool è stato inserito, nella sezione questioni pratiche, un articolo su come comportarsi di fronte a casi di intolleranza soggettiva od oggettiva.
Ricordiamo che, prima di decretare la intolleranza ad un farmaco ipolipemizzante e di escluderne definitivamente l’utilizzo, bisogna raggiungere un sufficiente grado di certezza sul rapporto di causa-effetto tra assunzione del farmaco e comparsa dei sintomi/segni o delle alterazioni ematochimiche che si suppone abbia determinato. Per fare ciò è opportuno sospendendere la terapia e poi riprenderla e riscontrare la scomparsa e la ricomparsa dell’effetto avverso (rechallenge). Spesso, infatti, sono attribuite alle statine sintomatologie dolorose osteomuscolari di altra origine. Bisogna, inoltre, verificare che l’effetto collaterale non sia stato amplificato dalla interazione con altri farmaci assunti dal paziente.
Nel caso segnalato dal lettore, appare evidente la necessità di intervenire farmacologicamente, in considerazione degli elevati livelli basali di colesterolemia totale. Un po’ sorprende che l’intolleranza si estenda anche ai fibrati e all’ezetimibe, farmaci con meccanismi di azione completamente diversi dalle statine.
In casi come questo, è oggi disponibile una ulteriore possibilità terapeutica, rappresentata dagli inibitori della proteina PCSK9, del tutto recentemente ammessi alla rimborsabilità nei pazienti di età inferiore a 80 anni con ipercolesterolemia familiare eterozigote in prevenzione primaria e con LDL-C ≥130 mg/dL o in prevenzione secondaria con LDL-C ≥100 mg/dL.
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