Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Feb 27, 2017 Gaetano D'Ambrosio Farmaci, Farmaci Ipertensione, News, Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Ipertensione 0
La polipillola potrebbe essere una risposta alla terapia iniziale dell’ipertensione? E’ noto che utilizzando una sola classe di farmaci é molto difficile ottenere un completo controllo dei valori pressori nella maggior parte dei pazienti con ipertensione. Per questo motivo, già da molti anni, le linee guida suggeriscono la possibilità di iniziare la terapia ipotensiva con una associazione razionale di due farmaci che, utilizzando per ciascuna dosi ridotte, consenta di migliorare efficacia e tollerabilità. L’obiettivo é raggiunto scegliendo molecole, come per esempio ace-inibitori e calcio antagonisti, i cui meccanismi di azione si potenziano mentre si antagonizzano gli effetti collaterali. L’utilizzo di associazioni pre-costituite consente di somministrare i due farmaci in mono-terapia e facilita la compliance del paziente.
In questo filone si colloca la nuova proposta della polipillola che consistente nell’associare, in una sola compressa, ben quattro classi di farmaci, ciascuna ad una dose pari ad un quarto della dose standard.
Gli autori dello studio Quarter-dose quadruple combination therapy for initial treatment of hypertension: placebo-controlled, crossover, randomised trial and systematic review, recentemente pubblicato su Lancet, hanno confrontato, in uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo con un disegno cross-over, una polipillola contenente:
– 37.5 mg di irbesartan, (sartano)
– 1.25 mg di amlodipina, (Calcio antagonista)
– 6.25 mg di idroclorotiazide (diuretico)
– 12.5 mg di atenololo (betabolccante)
Un piccolo campione di 21 pazienti (età media 58 anni) erano randomizzati al trattamento con la quadrupla associazione o con il placebo per quattro settimane quindi, dopo un periodo di wash-out di due settimane, erano assegnati all’altro trattamento. I valori pressori erano controllati mediante misurazione in office o mediante registrazione delle 24 ore (ABPM).
Rispetto al placebo l’associazione ha determinato una riduzione media di 19 mmHg della pressione sistolica valutata nelle 24 ore ed una riduzione di 22/13 mmHg dei valori sistolici e diastolici rilevati in ambulatorio. Durante il trattamento con l’associazion,e tutti i pazienti hanno raggiunto il target pressorio di 140/90 mmHg, solo 1/3 durante il trattamento con placebo. Non sono stati riscontrati effetti collaterali importanti. Nessun paziente ha riferito difficoltà nel deglutire la pillola.
Gli autori hanno anche effettuato una revisione sistematica della letteratura relativa al trattamento con farmaci ad un quarto della dose standard. In 36 trial per un totale di 4.721 partecipanti trattati con un solo farmaco hanno rilevato una riduzione di 5/2 mmHg mentre in 6 trial di 312 partecipanti trattati con due farmaci ad un quarto di dose la riduzione é risultata di 7/5 mmHg. In entrambi i casi non si sono registrati effetti collaterali importanti.
Gli autori concludono che la strategia di utilizzare quattro farmaci ad un quarto di dose ciascuna appare promettente per efficacia e tollerabilità anche se, considerate le dimensioni molto ridotte della ricerca, sono necessari ulteriori studi per confermare la validità di questo orientamento terapeutico.
Sono evidenti i limiti di questo studio che scaturiscono dal numero esiguo di pazienti considerati, dal confronto con il placebo e non con un farmaco attivo e dal limitato periodo di osservazione. Tuttavia esso apre una prospettiva terapeutica interessante. E’ opportuno precisare, tuttavia, che la quadruplice associazione valutata in questo studio é ben diversa dalla cosiddetta polipillola [2], ipotizzata per la prevenzione cardiovascolare, nella quale sono compresi quattro farmaci (ASA, un beta-bloccante, una statina, un ace-inibitore) con diversi obiettivi terapeutici.
Fonte
Quarter-dose quadruple combination therapy for initial treatment of hypertension: placebo-controlled, crossover, randomised trial and systematic review.Lancet. 2017 Feb 9. pii: S0140-6736(17)30260-X. doi: 10.1016/S0140-6736(17)30260-X. [Epub ahead of print]
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