Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Mar 21, 2017 Redazione Farmaci TVP-EP, Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Trombosi venosa profonda Commenti disabilitati su Prevenzione recidive TEV. Rivaroxaban più efficace di ASA. Studio EINSTEIN CHOICE
L’anticoagulante diretto rivaroxaban (DOAC, inibitore orale del Fattore Xa) – sia 10 mg sia 20 mg in monosomministrazione giornaliera – ha ridotto in modo significativo il rischio di recidiva di tromboembolismo venoso (TEV) rispetto ad aspirina (ASA) 100 mg una volta/die, in pazienti che avevano precedentemente completato un periodo fino a 6-12 mesi di terapia anticoagulante per embolia polmonare (EP) o trombosi venosa profonda (TVP) sintomatica.
Sono questi i risultati dello studio EINSTEIN CHOICE presentati nel corso della 66^ edizione del Congresso dell’American College of Cardiology (ACC) che si svolge dal 17 al 19 marzo a Washington e contemporaneamente pubblicati su The New England Journal of Medicine.
Lo studio ha incluso 3.396 pazienti ( età media 59 anni e 55% donne) randomizzati a ricevere per 12 mesi in monosomministrazione quotidiana: rivaroxaban 10 mg, rivaroxaban 20 mg o aspirina (ASA) 100 mg.
I risultati mostrano che, rispetto ad ASA 100mg, rivaroxaban ha ridotto il rischio di recidiva di TEV in modo statisticamente significativo sia al dosaggio già approvato di 20 mg/die (riduzione del 66% del rischio relativo) sia al dosaggio di 10 mg/die (riduzione del 74% del rischio relativo).
Entrambi i dosaggi di rivaroxaban mostrano percentuali molto basse di emorragia maggiore (obiettivo principale di sicurezza dello studio) e, allo stesso tempo, comparabili al braccio di terapia con ASA ( 0.5% of rivaroxaban 20-mg ; 0.4% rivaroxaban 10-mg, 0.3% ASA).
Gli autori fanno notare che i partecipanti erano più giovani rispetto all’età media dei pazienti che tipicamente presentano TEV, quindi il risultato non va trasferito direttamente ai pazienti più anziani. Inoltre, i pazienti per i quali era nota la necessità di procedere con l’extended therapy sono stati esclusi dallo studio, quindi non è noto se il dosaggio di 10 mg potrebbe essere sufficiente per prevenire recidive in questo gruppo di pazienti. Gli autori prevedono uno studio di follow up per verificare se rivaroxaban 10 mg può essere efficace in questa popolazione e trial che durino oltre i 12 mesi.
L’editoriale di accompagnamento allo studio, nell’osservare che ora i medici hanno buone evidenze a supporto dell‘impiego a lungo termine con rivaroxaban sia in TEV provocata che non provocata, fa presente che nei pazienti con TEV persistente e con forti fattori di rischio, come il cancro, la terapia con anticoagulanti dovrebbe essere continuata in modo indefinito.
Fonte
Rivaroxaban or Aspirin for Extended Treatment of Venous Thromboembolism. EINSTEIN CHOICE Investigators.March 18, 2017DOI: 10.1056/NEJMoa1700518
Questo contenuto è riservato agli utenti registrati appartenenti al settore sanitario: si prega di accedere utilizzando il form sottostante, oppure di compilare il form di registrazione. Dopo la registrazione, oltre ad avere accesso a tutti i contenuti del portale, riceverai aggiornamenti utili alla pratica clinica. Se non si ricordano i dati di accesso, cliccare qui
Nov 14, 2019 Commenti disabilitati su The Lancet Haematology. A 5 anni dal World Thrombosis Day, l’mportanza di prevenire la TEV
Set 22, 2019 Commenti disabilitati su ESC/EASD. Nuova edizione linee guida per la gestione della malattia cardiovascolare nel paziente diabetico
Ago 17, 2019 Commenti disabilitati su La somministrazione di pantoprazolo non è efficace nel ridurre gli eventi emorragici di origine gastrointestinale superiore. Può ridurre, invece, l’incidenza di sanguinamenti correlati a ulcera peptica
Ago 03, 2019 Commenti disabilitati su Rivaroxaban dimostra un buon profilo di efficacia e sicurezza nei bambini con tromboembolismo venoso
Nov 07, 2020 Commenti disabilitati su Pneumopatia da COVID-19: il punto di vista del Medico Vascolare. “Position paper” patrocinato dalla SIDV e della SIMV
Ott 12, 2020 Commenti disabilitati su Pazienti con diabete tipo 2 a maggior rischio di demenza vascolare rispetto ad altre demenze
Ott 08, 2020 Commenti disabilitati su Studio EMPEROR-Reduced: il vantaggio di Empagliflozin rimane stabile sopra Sacubitril/Valsartan
Mag 27, 2020 Commenti disabilitati su L’idrossiclorochina è inefficace e dannosa nella cura del COVID-19