Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Mar 13, 2017 Gaetano D'Ambrosio Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Prevenzione Primaria, Novità Scompenso cardiaco Commenti disabilitati su Vaccinazioni? La polmonite acquisita in comunità (CAP) aumenta rischio di scompenso
Anche se è una patologia acuta, la polmonite acquisita in comunità (CAP, community acquired pneumonia) si associa ad una prognosi peggiore che si manifesta come un aumento della mortalità globale e una maggiore incidenza di patologie intercorrenti, spesso cardiovascolari.
Per studiare l’associazione tra CAP e scompenso cardiaco é stato effettuato un ampio studio che ha valutato una coorte di 4.988 pazienti (età media 55 anni, 35.3% over 65, 63.4% trattati ambulatorialmente) che avevano subito un ricovero per polmonite CAP o che erano stati diagnosticati e trattati in pronto soccorso, con diagnosi confermata radiologicamente. Ogni paziente é stato correlato con 1-5 controlli (in totale 23060), corrispondenti per sesso e fascia di età, selezionati tra i pazienti trattati nella stessa struttura per una diagnosi diversa dalla CAP.
In entrambi i gruppi sono stati esclusi i soggetti che avessero già una diagnosi di scompenso cardiaco.
I pazienti sono stati seguiti con un follow-up mediano di 9,9 anni durante il quale sono stati considerati come casi incidenti i ricoveri registrati con diagnosi primaria o secondaria di scompenso.
L’incidenza di scompenso é risultata significativamente maggiore (11.9%) nei casi rispetto ai controlli (7.4%).
Il rischio di scompenso é risultato significativamente più elevato per i pazienti con pregressa polmonite CAP anche nel breve periodo (90 giorni dopo l’evento) o nel medio periodo (1 anno dopo l’evento).
I pazienti più giovani (età ≤ 65 anni) presentavano un rischio assoluto di scompenso molto minore rispetto ai pazienti più anziani ma un rischio relativo più elevato.
Il rischio di scompenso é risultato significativamente più elevato nei pazienti ricoverati rispetto a quelli trattati a domicilio e questo era particolarmente evidente nei pazienti più giovani nei quali il ricovero per CAP comportava un rischio di scompenso più che triplicato rispetto ai controlli.
Gli autori concludono che, anche se non é ben chiaro se la polmonite acquisita in comunità sia semplicemente un marker di alto rischio o contribuisca a determinare i meccanismi fisiopatologici dello scompenso, é evidente che i pazienti che hanno subito una CAP meritano una valutazione approfondita ed un più attento follow-up riguardo alla possibile emergenza di patologie cardiovascolari.
Inoltre, i risultati dello studio dovrebbero indurre ad una più diffusa pratica delle vaccinazioni anti-influenzale ed anti-pneumococcica nei soggetti da alto rischio di malattie respiratorie e cardiovascolari.
Fonte
Risk of heart failure after community acquired pneumonia: prospective controlled study with 10 years of follow-up.BMJ. 2017 Feb 13;356:j413. doi: 10.1136/bmj.j413.
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