Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Mag 02, 2017 Gaetano D'Ambrosio News, Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Prevenzione Primaria 0
Secondo i risultati di uno studio recente condotto sulla coorte di Framingham, il consumo di bevande dolcificate artificialmente (light/diet) è associato a una maggiore incidenza di ictus e di demenza mentre il consumo di bevande zuccherate non lo è.
Il consumo di bevande zuccherate o dolcificate è stato valutato mediante questionario in tre successive analisi della coorte di Framingham condotte nei periodi 1911-1995, 1995-1998, 1998-2001.
L’incidenza di ictus e di demenza è stata valutata con un follow-up di 10 anni rispettivamente in 2.888 soggetti di età superiore a 45 anni e 1.484 di età superiore a 60 anni esenti da queste patologie. In particolare, nel periodo di osservazione sono stati rilevati 97 casi di ictus (82 di tipo ischemico) e 81 casi di demenza (63 di tipo Alzheimer).
L’associazione tra consumo di bevande e incidenza di ictus e demenza è stata determinata con modelli statistici che consentivano un aggiustamento per molteplici fattori confondenti, compresi la presenza di ipertensione, diabete, sindrome metabolica.
Il grafico riporta i dati relativi al rischio di ictus, in funzione del consumo di bevande, valutato in occasione dell’ultimo periodo (consumo recente). I risultati sono sostanzialmente sovrapponibili a quelli relativi al consumo cumulativo, valutato facendo la media delle tre rilevazioni.
Si nota come il consumo di bevande zuccherate non sia correlato a un incremento di incidenza dell’ictus mentre il consumo di bevande dolcificate artificialmente (light o diet) comporta un rischio raddoppiato, rispetto a chi non ne fa uso, e ancora più elevato se la frequenza di utilizzo è superiore a una volta al giorno.
I risultati di questo studio sono molto interessanti ma devono essere interpretati con cautela. Essi portano nuove evidenze rispetto alla possibilità che l’uso di dolcificanti artificiali possa causare danni alla salute anche se il disegno osservazionale dello studio non consente di verificare fino a che punto i risultati siano condizionati dal fatto che soggetti a maggior rischio di ictus e demenza, comele persone con diabete, facciano maggior uso di dolcificanti artificiali.
Inoltre, l’osservazione che l’uso di bevande zuccherate non sia correlato a una maggiore incidenza di ictus e demenza, non vuol dire che non sia dannoso per la salute essendo certamente associato all’obesità, a malattie cardiovascolari e a vari disturbi metabolici, motivo per il quale il loro uso deve essere limitato.
Fonte
Sugar- and Artificially Sweetened Beverages and the Risks of Incident Stroke and Dementia.Stroke. 2017 May;48(5):1139-1146. doi: 10.1161/STROKEAHA.116.016027.
Gen 19, 2020 Commenti disabilitati su Linee guida per la gestione precoce dei pazienti con ictus ischemico acuto: aggiornamento del 2019
Gen 18, 2020 0
Giu 05, 2019 Commenti disabilitati su Studio RE-SPECT ESUS. I risultati dello studio che confronta dabigatran con Acido Acetilsalicilico (ASA) nei pazienti con ictus embolico
Mar 04, 2019 Commenti disabilitati su Il consumo frequentedi bevande dolcificate è associato a un maggior rischio di ictus, coronaropatia e decesso
Nov 07, 2020 Commenti disabilitati su Pneumopatia da COVID-19: il punto di vista del Medico Vascolare. “Position paper” patrocinato dalla SIDV e della SIMV
Ott 12, 2020 Commenti disabilitati su Pazienti con diabete tipo 2 a maggior rischio di demenza vascolare rispetto ad altre demenze
Ott 12, 2020 0
Ott 08, 2020 Commenti disabilitati su Studio EMPEROR-Reduced: il vantaggio di Empagliflozin rimane stabile sopra Sacubitril/Valsartan