Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Mag 05, 2017 Redazione News, Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Prevenzione Primaria 0
Un gruppo sanguigno diverso da O , quindi A, B e AB, è associato a un rischio di infarto del 9% più alto. Lo rivela uno studio presentato al Heart Failure 2017 e 4° Congresso mondiale sull’insufficienza cardiaca.
La meta-analisi ha interessato studi prospettici che hanno messo in relazione gruppi sanguigni O e non O con l’incidenza di eventi cardiovascolari tra cui infarto del miocardio, malattia coronarica, malattia cardiaca ischemica, insufficienza cardiaca, eventi cardiovascolari e mortalità cardiovascolare.
Lo studio ha incluso circa 1,4 milioni di soggetti di 11 coorti prospettiche. Ci sono stati complessivamente 23.154 eventi cardiovascolari. I ricercatori hanno analizzato l’associazione tra il gruppo sanguigno e tutti gli eventi coronarici, eventi cardiovascolari combinati e eventi coronarici fatali.
L’analisi di tutti gli eventi coronarici comprendeva 771.113 persone con un gruppo non-O e 519. 743 persone con un gruppo di sangue O, di cui 11437 (1,5%) e 7. 220 (1,4%) hanno avuto un evento coronarico. Il rapporto di probabilità (OR) per tutti gli eventi coronarici era significativamente maggiore nel gruppo non O e pari a 1,09 (intervallo di confidenza 95% di 1,06-1,13).
L’analisi di eventi cardiovascolari combinati comprendeva 708.276 persone con un gruppo di sangue non-O e 476 868 persone con un gruppo di sangue O, di cui 17.449 (2,5%) e 10.916 (2,3%) hanno avuto un evento, rispettivamente. L’OR per eventi cardiovascolari combinati era significativamente più elevato nei portatori del gruppo sanguigno non-O, a 1.09 (95% CI 1.06-1.11).
L’analisi di eventi coronarici fatali non ha mostrato una significativa differenza tra le persone con gruppo O e non O.
L’analisi momostra che avere un gruppo di sangue non-O è associato a un aumento del rischio di eventi coronarici del 9% e un rischio aumentato del 9% degli eventi cardiovascolari, in particolare dell’infarto miocardico.
I meccanismi che potrebbero spiegare questo rischio sono in fase di studio. Il rischio più elevato di eventi cardiovascolari nei portatori del gruppo sanguigno non-O può essere dovuto a maggiori concentrazioni di fattore di von Willebrand, fattore della coagulazione del sangue che è stata associata a eventi trombotici. Inoltre, i soggetti con gruppo sanguigno non-O, in particolare quelli con un gruppo A, ha un colesterolo più elevato. Anche la galectina-3, proteina legata all’infiammazione e a peggiori outcomeclinici in pazienti con insufficienza cardiaca, è più alta in nel gruppo non-O.
Sono chiaramente necessari ulteriori studi per verificare il valore di questi dati sul maggiore rischio cardiovascolare nei portatori di gruppo sanguigno A, B e AB anche per poter individuare se alcuni gruppi possono trarre beneficio da trattamenti preventivi.
Fonte
Non-o blood groups associated with higher risk of heart attack.Apr.30.Heart Failure 2017.
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