Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Mag 22, 2017 Gaetano D'Ambrosio News, Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Ipertensione 0
Nel valutare il profilo di rischio è importante conoscere la familiarità per ipertensione perché è noto che questa condizione è il frutto di fattori genetici oltre che di fattori ambientali. Non è noto, però, se il valore prognostico della familiarità per ipertensione dipenda anche dall’epoca, precoce o tardiva, in cui essa si è manifestata.
Per valutare questo aspetto sono stati utilizzati i dati del ben noto studio di Framingham relativi a due generazioni successive. In particolare sono stati arruolati 1.635 pazienti della seconda generazione, non ipertesi, per i quali erano disponibili i dati pressori di entrambi i genitori,che cotituivano la prima generazione.
La familiarità per ipertensione è stata valutata considerando l’età di insorgenza con un cut-off di 55 anni per cui i pazienti sono stati distinti in quattro classi a seconda che avessero: a) nessun genitore iperteso; b) uno o entrambi i genitori con ipertensione insorta tardivamente (dopo i 55 anni); c) un solo genitore con ipertensione precoce (prima dei 55 anni) o d) entrambi i genitori con ipertensione precoce.
Nel corso di un follow-up che si è protratto mediamente per 26 anni, 481 dei 1635 pazienti arruolati hanno sviluppato una ipertensione arteriosa, definita dalla comparsa di valori pressori ≥ 140/90 mmHg.
Nella figura sono rappresentati, in funzione della familiarità, l’incidenza dell’ipertensione ed il rischio relativo di sviluppare ipertensione, espresso come Odds Ratio (OR), rispetto ai soggetti senza familiarità.
Si rileva come la familiarità per ipertensione ad insorgenza precoce comporti un rischio raddoppiato o più che triplicato se presente in entrambi i genitori. Al contrario, nei pazienti con familiarità per ipertensione a insorgenza tardiva, il rischio è solo lievemente aumentato ed il dato risulta statisticamente non significativo.
Inoltre, gli autori hanno eseguito uno studio caso-controllo valutando la presenza di ipertensione e la sua precocità di insorgenza nei soggetti dalla prima generazione deceduti per cause cadiovascolari rispetto ai soggetti deceduti per altre cause. Hanno potuto così dimostrare che nei soggetti ipertesi il rischio relativo di decesso per cause cardiovascolari, rispetto ai soggetti non ipertesi, è inversamente correlato con l’età di insorgenza della ipertensione essendo più del doppio nei soggetti con ipertensione insorta prima dei 45 anni e solo del 50% più elevato nei soggetti con ipertensione insorta dopo i 65 anni.
Sulla base di questi risultati appare evidente l’importanza di considerare non solo la familiarità per ipertensione ma anche la sua eventuale precocità essendo l’insorgenza precoce un fattore prognostico per chi ne è affetto e un rilevante fattore di rischio per i suoi familiari.
Per interpretare questi risultati è ragionevole supporre che l’ipertensione ad insorgenza precoce sia determinata prevalentemente dal patrimonio genetico mentre le più comuni forme ad insorgenza tardiva dipendano maggiormente da fattori ambientali.
Fonte
Heritability and risks associated with early onset hypertension: multigenerational, prospective analysis in the Framingham Heart Study.BMJ. 2017 May 12;357:j1949. doi: 10.1136/bmj.j1949.
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