Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Mag 29, 2017 Gaetano D'Ambrosio Farmaci Ipertensione, Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Ipertensione Commenti disabilitati su La sostituzione tra equivalenti riduce del 50% l’aderenza alla terapia. E la pressione sale
La scarsa aderenza del paziente è una delle cause di ridotta efficacia delle terapie farmacologiche e la sostituzione tra farmaci equivalenti è una importante causa di ridotta aderenza. Per approfondire questi fenomeni e, in particolare, per determinare il ruolo dei cambiamenti nell’aspetto del confezionamento (packaging) e nella forma e colore della compressa sulla aderenza del paziente è stato condotto uno studio che ha coinvolto 40 farmacie territoriali nella provincia di Alicante in Spagna e 602 pazienti con ipertesione in trattamento con un sartano, solo o in associazione precostituita con idroclorotiazide, che avessero ritirato i farmaci relativi ad almeno 3 prescrizioni.
L’aderenza alla terapia è stata valutata in modo indiretto utilizzando il test di Morisky costituito da quattro semplici domande. Il test è stato somministrato nell’ambito di un più ampio questionario volto a valutare le cartteristiche socio-demografiche e cliniche del paziente, la modalità con cui gestiva il farmaco (nella confezione originale, nel blister o in un portapillole) e il suo livello di soddisfazione relativo alla terapia. Al termine dell’intervista il paziente è stato sottoposto a misurazione della pressione arteriosa utilizzando un apparecchio automatico.
Attingendo a un database regionale relativo all’utilizzo dei farmaci è stato possibile valutare se, nelle tre ultime prescrizioni, il paziente avesse ricevuto sempre lo stesso farmaco, se vi fosse stato un cambiamento solo nella confezione o se vi fosse stato un cambiamento sia nel confezionamento che nell’aspetto della compressa.
Si è potuto così valutare che solo il 68.2% dei pazienti poteva essere considerato aderente alla terapia e che l’11.0% dei pazienti aveva subito una sostituzione che nel 4.7% dei casi aveva riguardato solo il confezionamento e nel 6.3% anche l’aspetto della compressa.
La percentuale dei pazienti aderenti è risultata significativamente più bassa nel gruppo che aveva subito una sostituzione con differenze anche nella forma della compressa (50,0%) rispetto a quelli ai quali era stata modificato solo il confezionamento (64.3%) o non era stata operata nessuna sostituzione (69.6%).
Inoltre, nei pazienti ai quali era stata operata una sostituzione, si riscontravano valori pressori mediamente più elevati e più frequentemente non controllati.
Questo studio aggiunge una ulteriore evidenza alla osservazione che non è l’utilizzo del farmaco equivalente in sé a generare problemi di aderenza ma la sostituzione tra originatore ed equivalente o tra equivalenti e che il farmacista potrebbe svolgere un ruolo importante nell’arginare questo fenomeno, garantendo almeno che il paziente riceva confezioni di farmaco nei quali dimensioni, colore ed aspetto delle compresse non sia modificato.
Fonte
Impact of changes in pill appearance in the adherence to angiotensin receptor blockers and in the blood pressure levels: a retrospective cohort study.BMJ Open. 2017 Mar 30;7(3):e012586. doi: 10.1136/bmjopen-2016-012586.
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