Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Mag 18, 2017 Redazione Aritmie (PZ), Cardiopatia Ischemica (PZ), Dislipidemie (PZ), Disturbi di conduzione (PZ), Endocardite (PZ), Fibrillazione Atriale (PZ), Ictus-TIA (PZ), Ipertensione arteriosa (PZ), Miocarditi (PZ), News, Palpitazioni (PZ), Per i pazienti, Per i pazienti diabete, Per i pazienti obesità, Pericardite (PZ), Prevenzione Primaria (pz), Prevenzione Secondaria (PZ), Scompenso Cardiaco (PZ), Soffio cardiaco (PZ), Terapia con VKA (PZ), Trombosi Venosa Profonda (PZ), Trombosi Venosa Superficiale (PZ), Vasculopatie (PZ) 0
Come riconscere le bufale sulla salute pubblicate online nel web? Un decalogo viene in aiuto. Le risposte sulla salute si cercano sempre più sul web. Nel 2014, secondo dati Censis, solo 4 italiani su 10 chiedevano informazioni al “dottor web”. A gennaio 2017 era l’88% (il 93,3% fra le donne). Il dato preoccupante è che quasi la metà (il 44%) si affida alla prima pagina proposta dai motori di ricerca senza preoccuparsi dell’attendibilità delle fonti. Tra questi visitatori, i 18-24enni sono il 55% e gli ultra 65enni il 22,7%.
Altrettanto inquietante è il dato di coloro (2-4% della popolazione) che acquistano farmaci online (30% per dimagrire, 28% per migliorare le prestazioni sessuali). Quando l’acquisto non avviene in siti collegati alle farmacie, nel migliore dei casi i farmaci non contengono principi attivi, ma possono ugualmente essere molto pericolosi.
In quale modo possiamo capire se ciò che stiamo leggendo è scientificamente valido o, viceversa, è fuorviante o addirittura falso? Questo il problema principale: l’attendibilità delle fonti. Come si fa a capire quale è attendibile e quale non lo è?
A dare un aiuto arriva il decalogo UNAMSI (Unione Nazionale Medico Scientifica di Informazione), stilato dai giornalisti medico-scientifici e sottoscritto dalle principali società scientifiche: Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri (CIPOMO), la Società Italiana di Medicina Generale (SIMG), la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), la Società Italiana di Otorinolaringologia e Chirurgia Cervico Facciale (SIO e ChCF), la Società Oftalmologica Italiana (SOI), l’Associazione Medici Endocrinologi (AME), la Società Italiana di Psichiatria (SIP), la Società Italiana di Urologia (SIU), il Sindacato Medici Pediatri di Famiglia (SiMPeF).
Il Decalogo è solo il primo step, il secondo è coinvolgere il maggior numero di organismi e il terzo raggiungere le istituzioni, quali Ministero della Salute, AIFA e Istituto Superiore di Sanità, con l’obiettivo di avviare campagne di sensibilizzazione verso i cittadini con l’obiettivo finale di fornire uno strumento, forte di dieci principi cardine, per essere in grado di cogliere le opportunità e saper individuare le false (fake) news.
Al di là del decalogo, resta la domanda: perché una persona cerca le notizie di salute in rete?
“Per la crisi del rapporto fra medico e paziente” risponde Mario Clerico, presidente CIPOMO. “Ovvero, ho sfiducia, non mi fido, non mi dicono la verità. Dobbiamo accettare questa realtà e lavorare insieme. Così si sconfiggono i pericolosi passaparola. Non dimenticando che la Costituzione dice che abbiamo diritto alla cura ma anche alla scelta. Io credo che una persona abbia diritto di scegliere la cura”, sostiene.
Alla stessa domanda risponde Francesco Brancati, presidente UNAMSI: “Negli ultimi anni è cambiata la tipologia dei lettori: una volta era un lettore passivo (legge sul quotidiano quello che i giornalisti scrivono); oggi va a cercare le notizie su internet (e trova di tutto). Questo Decalogo intende proprio stimolare la lettura critica su internet” conclude.
IL DECALOGO UNAMSI
1) VERIFICARE LA FONTE: chi ha interesse di veicolare questa informazione?
Verificare sempre chi è il proprietario del sito, del giornale, del blog, sia esso istituzione, editore, industria, associazione, singolo cittadino. Questo serve per capire bene chi ha interesse a veicolare quel tipo di informazione. Tra i siti istituzionali segnaliamo quelli del Ministero della Salute, dell’Istituto Superiore di Sanità, dell’Agenzia Italiana del Farmaco, degli Ospedali e delle Società medico-scientifiche. E’ importante che il sito di consultazione riporti sempre, nelle notizie pubblicate, autorevoli fonti di provenienza, una caratteristica che è una misura di attendibilità del sito stesso.
2) ACCERTARSI DELL’AGGIORNAMENTO DEL SITO
Importantissima la verifica della data della pubblicazione. E’ una chiara indicazione dell’attualità di una notizia. Su Internet infatti non si perde nulla e può capitare, utilizzando un motore di ricerca, di arrivare su una notizia vecchia anche di anni.
3) CURE MEDICHE: EVITARE IL “FAI DA TE”
Nessuna informazione scritta può sostituire la visita del medico. Medico e farmacista devono restare i principali punti di riferimento in materia di salute. I contenuti in Rete devono avere “solo” uno scopo informativo e in nessun caso possono sostituire la visita o la prescrizione di un medico o il consiglio di un farmacista.
4) DIFFIDARE DELLE PRESCRIZIONI SENZA VISITA
Nessun medico serio farà mai una prescrizione a un malato sconosciuto senza averlo visitato. Diffidare quindi dei siti e degli esperti che indicano farmaci e terapie sulla semplice descrizione dei sintomi. Non è serio, non è professionale, e può essere molto pericoloso.
5) MONITORARE IL RISPETTO DELLA PRIVACY
Accertarsi che il proprietario di un sito che gestisce le informazioni sulla salute degli utenti (per esempio attraverso il servizio ’’l’esperto risponde’’) rispetti la normativa sulla privacy e garantisca la confidenzialità dei dati.
6) VALUTARE CON LA GIUSTA ATTENZIONE BLOG E FORUM
Possono essere fonti utili, ma anche insidiose perché propongono storie di pazienti e dei loro familiari che suscitano empatia e coinvolgono emotivamente. Fare attenzione perché sono quasi sempre racconti soggettivi, ma non è detto che abbiano affidabilità scientifica. La lettura critica è di rigore.
7) OCCHIO AI MOTORI DI RICERCA
Quando si digita una parola chiave il risultato della ricerca non mostra un elenco di siti in ordine di importanza, ma la selezione può dipendere da altri fattori. Per chiarire, i motori di ricerca lavorano come “Machine Learning”, cioè memorizzano le scelte e i gusti dell’utente per poi proporre argomenti in linea con le preferenze manifestate nelle scelte precedenti. Non fermarsi quindi alla prima ricerca, ma cercare di incrociare più ricerche e più dati.
8) NON “ABBOCCARE” ALLA PUBBLICITA’ MASCHERATA
Un sito di qualità deve sempre tenere separata l’informazione indipendente da quella pubblicitaria che dovrebbe sempre essere palese e dichiarata.
9) ACQUISTARE CON CAUTELA FARMACI ONLINE
Acquistare farmaci online solo da farmacie autorizzate. In Italia, tali esercizi devono avere sul loro sito l’apposito logo identificativo, comune in tutta l’Unione Europea, “Clicca qui per verificare se questo sito web è legale”. Basta cliccare sul logo e si sarà rinviati al sito web del Ministero della Salute dove è possibile verificare se il venditore online è registrato nell’elenco di quelli autorizzati. Se al contrario il sito non è legato a una farmacia, invece, comprare un farmaco online può essere molto pericoloso.
10) NON CASCARE NELLA PSICOSI DEL COMPLOTTO
Nel Web capita spesso di incappare in notizie catastrofiche sull’effetto di vaccini e farmaci. Non perdere mai la capacità di analisi e di critica e confrontarsi sempre col proprio medico.
Fonte
Salute in internet: un decalogo per salvarsi dalle “bufale”. UNAMSI. 10 maggio 2017
Apr 16, 2017 0
Gen 18, 2017 0
Nov 19, 2015 0
Ott 12, 2020 0
Mag 27, 2020 Commenti disabilitati su COVID-19. Si può essere contagiati attraverso gli occhi?
Apr 21, 2020 0
Apr 06, 2020 Commenti disabilitati su COVID-19: alcuni punti essenziali (parte2)