Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Giu 01, 2017 Gaetano D'Ambrosio Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Scompenso cardiaco Commenti disabilitati su Attenzione al supplemento di vitamina D in scompenso
La carenza di vitamina D è ritenuta responsabile di effetti negativi a carico di molti organi ed apparati e si ritiene che sia associata ad una maggiore mortalità. Non è chiaro, invece, il ruolo che essa ha nell’ambito delle malattie cardiovascolari.
Per verificare gli effetti della correzione di uno stato carenziale, 400 pazienti affetti da scompenso cardiaco, con livelli plasmatici di 25-idrossi-vitamina D (25OHD) inferiori a 30 ng/ml, sono stati randomizzati a ricevere 4000 UI di vitamina D al giorno o placebo per 3 anni avendo come end-point primario la mortalità per tutte le cause. Come end-point secondari sono stati considerati: l’ospedalizzazione, il ricorso a pratiche rianimatorie, l’impianto di supporti meccanici alla circolazione, l’inclusione nelle liste di attesa per trapianto con alta priorità, il trapianto cardiaco e l’ipercalcemia.
I livelli basali di 25OHD erano intorno ai 16 ng/ml e tali sono rimasti nel gruppo placebo mentre sono aumentati fino a circa 40 ng/ml nel gruppo trattato.
Al termine del follow-up la mortalità è risultata sovrapponibile nel gruppo sottoposto al trattamento (19.6%) e nel gruppo placebo (17.9%). Anche gli end-point secondari sono risultati simili tra i due gruppi tranne il supporto meccanico alla circolazione che è stato adottato in una percentuale significativamente più elevata nel gruppo trattato (15.4%) rispetto al placebo (9.0%).
L’incidenza di ipercalcemia è risultata maggiore nel gruppo trattato (6.2%) rispetto al gruppo placebo (3.1%) ma la differenza è risultata statisticamente non significativa (P=0.192).
Gli autori concludono che la supplementazione con dosi moderatamente elevate di vitamina D richiede cautela nei pazienti con scompenso in quanto non riduce la mortalità e può determinare effetti negativi.
Fonte
Effect of vitamin D on all-cause mortality in heart failure (EVITA): a 3-year randomized clinical trial with 4000 IU vitamin D daily.Eur Heart J. 2017 May 12. doi: 10.1093/eurheartj/ehx235. [Epub ahead of print]
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