Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Giu 16, 2017 Redazione Farmaci diabete, Novità dalla ricerca, Novità Diabete, Novità Homepage, Novità Prevenzione Primaria Commenti disabilitati su Canagliflozin (i- SLGT2) riduce gli eventi cardiovascolari in diabete tipo 2. Studio CANVAS #ADA2017
Il farmaco per il diabete canagliflozin, inibitore del co-trasportatore sodio-glucosio 2 (SGLT2) riduce gli eventi cardiovascolari del 14% e abbassa del 40% il tasso di declino della funzionalità renale e del 33% le ospedalizzazioni per scompenso, ma può aumentare il rischio di amputazione degli arti inferiori. Sono questi, in sintesi, i risultati combinati dello studio Canagliflozin Cardiovascular Assessment Study (CANVAS) e del CANVAS renal-end-points trial (CANVAS-R) che sono stati presentati all’American Diabetes Association (ADA) 2017 Scientific Sessions e contemporaneamente pubblicati nel New England Journal of Medicin.
E’ il secondo farmaco della famiglia delle gliflozine a dimostrare il beneficio cardiovascolare in pazienti con diabete di tipo 2. Il primo è stato empagliflozin (EMPA-REG OUTCOME ), che ha dimostrato una significativa riduzione nella morte per tutte le cause e cardiovascolare tra i pazienti con diabete ad alto rischio.
Il Programma CANVAS è il primo a valutare efficacia e sicurezza di canagliflozin in oltre 10.000 pazienti con diabete, pregressa anamnesi di malatttia cardiovascolare o con almeno due fattori di rischio cardiovascolare.
Canagliflozin (Invokana, Janssen) ha ridotto del 14% del rischio di endpoint primario composito di mortalità cardiovascolare, infarto del miocardio non fatale o ictus non fatale (HR: 0,86; 95% CI: da 0,75 a 0,97) e ha dimostrato la sua superiorità e sicurezza nel caso di malatttia ccardiovascolare (p<0,0001 per non-inferiorità) rispetto a placebo (p=0,0158). Ogni componente ha contribuito uniformemente alla riduzione del rischio, nel caso di infarto non fatale del 15% (HR: 0,85; 95% CI: da 0,69 a 1,05), nel caso di morte cardiovascolare del 13% (HR: 0,87; 95% CI: da 0,72 a 1,06), e nel caso di ictus non fatale del 10% (HR: 0,90; 95% CI: da 0,71 a 1,15). Questi esiti sono ampiamente coerenti in tutti i sottogruppi di pazienti e per le singole componenti dell’endpoint primario.
Ulteriori analisi hanno rivelato che canagliflozin ha abbassato le ospedalizzazioni per scompenso del 33% (HR: 0,67; 95% CI: da 0,52 a 0,87), garantendo effetti positivi sostenuti sul controllo glicemico e la pressione, così come una riduzione di peso, attestandone quindi un’efficacia ad ampio raggio.
Inoltre, canagliflozin ha dimostrato di avere potenziali effetti protettivi a livello renale, ritardando la progressione dell’albuminuria e riducendo del 40% (HR: 0,60; 95% CI: da 0,47 a 0,77) il rischio di esiti compositi renali clinicamente importanti (ad esempio morte renale, terapia renale sostitutiva e una riduzione del 40% di eGFR). Lo studio CREDENCE attualmente in corso con arruolamento completo, il primo trial dedicato agli esiti renali dell’inibitore SGLT2 in pazienti affetti da diabete e da insufficienza renale, sta ulteriormente valutando gli effetti di canagliflozin su esiti renali e cardiovascolari.
Gli eventi avversi generali osservati nel Programma CANVAS si sono rivelati coerenti con i precedenti. Un aumentato rischio di amputazione con il canagliflozin è stato osservato in entrambi gli studi CANVAS e CANVAS-R completati. Si tratta comunque di esiti coerenti con l’osservazione dello studio riferita da parte dell’Independent Data Monitoring Committee (IDMC) nel 2016, oltre che con i dati condivisi con le Autorità Sanitarie e gli Operatori Sanitari. È stato riscontrato un aumento del rischio di amputazione (6,3 vs. 3,4/1000 pazienti-anno) corrispondente a un rapporto di rischio (HR) pari a 1,97. Il maggiore rischio assoluto di amputazione è stato rilevato in pazienti con pregressa anamnesi di amputazione o affezione vascolare periferica, ma il rischio relativo di amputazione con canagliflozin è risultato del tutto sovrapponibile in tutti i sottogruppi. I risultati sono stati condivisi con l’FDA americana e saranno riportati nelle U.S. Prescribing Information per canagliflozin. Il rischio è stato incluso nel Summary of Product Characteristics (SmPC) dell’Unione Europea su canagliflozin.
A parte, nello studio CANVAS, è stato identificato un aumentato del rischio di fratture da basso trauma, che non appare nello studio CANVAS-R. È in corso una valutazione completa per offrire una revisione totale della sicurezza di tali risultati.
I dati di CANVAS suggeriscono che i benefici cardiovascolari e renali siano un effetto della classe degli inibitori dell’SGLT2 che si rivelano utili in pazienti affetti da diabete che, come è noto, hanno un rischio da due a quattro volte superiore di sviluppare co-morbidità quale insufficienza cardiaca e renale.
Fonte
Canagliflozin and Cardiovascular and Renal Events in Type 2 Diabetes.June 12, 2017DOI: 10.1056/NEJMoa1611925
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