Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Lug 26, 2017 Gaetano D'Ambrosio News, Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Ipertensione Commenti disabilitati su Cadute degli anziani: colpa della fragilità. Scagionate le terapie per l’ipertensione.
Quanto incidono le terapie anti-ipertensive nel determinare le gravi cadute degli anziani? Se lo sono chiesto gli autori di uno studio recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista Hypertension i quali hanno esaminato 5.236 soggetti di età ≥ 65 anni sottoposti a terapia anti-ipertensiva.
Alla valutazione basale sono stati registrati, oltre ai valori di pressione sistolica e diastolica e alla tipologia di farmaci assunti regolarmente, alcuni indicatori di fragilità quali il body mass index (BMI), il decadimento cognitivo, i sintomi depressivi, la mancanza di energia, la ridotta mobilità e le precedenti cadute.
Sono state definiti “danni gravi da caduta” le fratture, i danni cerebrali o le lussazioni conseguenti a caduta.
Dopo un follow-up mediano di 6.4 anni, 802 soggetti, pari al 15.3% del campione, avevano presentato un danno grave da caduta.
La presenza di uno o più indicatori di fragilità risultava associata ad un rischio progressivamente più elevato di danni gravi da caduta che, nel caso di 3 o più indicatori, risultava doppio rispetto ai pazienti che ne erano esenti.
Al contrario i valori di pressione sistolica, diastolica ed il numero di classi di farmaci anti-ipertensivi assunti non risultavano associati al rischio di danni gravi da caduta.
I risultati di questo studio contraddicono l’opinione comune che la terapia ipotensiva favorisca le cadute dell’anziano. In effetti la letteratura a riguardo ha dato risultati non univoci.
Lo studio SPRINT, che ha confrontato efficacia e tollerabilità di due target terapeutici (< 120 mmHg e < 140 mmHg), non ha evidenziato un incremento del rischio di cadute nei pazienti assegnati al braccio di trattamento intensivo anche nei soggetti ultra settantacinquenni nei quali, invece, un maggior rischio di cadute era associato a condizioni di fragilità.
Entrambi questi studi, quindi, apportano un contributo di evidenze alla sicurezza del trattamento ipotensivo nell’anziano e richiamano l’attenzione della classe medica sulla importanza di rilevare gli indicatori di fragilità per identificare i pazienti a più alto rischio di cadute.
Fonte
Blood Pressure, Antihypertensive Polypharmacy, Frailty, and Risk for Serious Fall Injuries Among Older Treated Adults With Hypertension.Hypertension. 2017 Aug;70(2):259-266
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