Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Ago 17, 2017 Gaetano D'Ambrosio News, Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Prevenzione Primaria Commenti disabilitati su Conferme per il caffè. Espresso, americano o deca, riduce la mortalità
Nel lungo e articolato dibattito su rischi e benefici del caffè per la salute si inserisce una nuova ricerca che ha esaminato i dati dello studio EPIC, un ampio studio di coorte che ha seguito oltre 520.000 soggetti provenienti da 10 paesi europei per oltre 16 anni.
Il consumo di caffè è stato determinato all’arruolamento mediante un questionario. E’ stata valutata la mortalità per tutte le cause e per cause specifiche. Inoltre, in un sottogruppo di 14.800 soggetti sono stati valutati marcatori biochimici di funzione epatica, metabolismo glicolipidico e di infiammazione.
Nella tabella sono rappresentati, sotto forma di Hazard Ratio (HR) i rischi relativi di mortalità dei soggetti appartenente al quartile più elevato di consumo di caffè rispetto ai non consumatori.
Il consumo di caffè è risultato associato a una riduzione modesta, ma significativa, della mortalità totale sia per gli uomini che per le donne. Il maggiore contributo è dato dalla riduzione di mortalità per cause gastro-intestinali e, nelle donne, per cause cerebro-cardiovascolari. Nelle donne si è osservato anche un aumento di mortalità per cancro ovarico.
Nel sottogruppo di pazienti sottoposti a controllo di parametri bioumorali, il consumo di caffè è risultato associato a valori più bassi di transaminasi, fosfatasi alcalina, gamma-GT e, nelle donne, di proteina C-reattiva, lipoproteina(a) e emoglobina glicata.
Gli autori concludono affermando che il consumo di caffè è associato a una riduzione della mortalità totale e che tale riduzione non differisce da paese a paese anche se le modalità di preparazione della bevanda sono significativamente diverse.
Lo studio ha diverse limitazioni. Oltre al fatto che il consumo di caffè è stato determinato solo una volta e in modo soggettivo, il disegno stesso di tipo osservazionale non consente di escludere in modo assoluto il possibile ruolo di fattori confondenti anche se le dimensioni notevoli della popolazione arruolata è rassicurante.
Uno studio analogo, pubblicato sulla stessa rivista ha dimostrato una riduzione della mortalità totale associata al consumo di caffè con un fattore di riduzione del rischio che va dal 12% nei consumatori di una tazzina al giorno al 18% nei soggetti che ne assumono quatto o più senza differenze tra chi assumeva caffè intero o decaffeinato.
Nell’interpretare questi risultati dobbiamo tener presente che la bevanda “caffè” contiene, oltre alla caffeina, molte altre sostanze ed in particolare polifenoli ad azione antiossidante che possono essere responsabili del beneficio riscontrato anche nei bevitori di caffè decaffeinato.
Una parola definitiva su rischi e benefici della assunzione di caffè potrebbe venire da un trial randomizzato e controllato che molto probabilmente non sarà mai realizzato. Nel frattempo possiamo tenere per buono il dato che un uso moderato di caffè non fa male, forse fa bene.
Fonte
Coffee Drinking and Mortality in 10 European Countries: A Multinational Cohort Study.Ann Intern Med. 2017 Jul 11. doi: 10.7326/M16-2945. [Epub ahead of print]
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