Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Ago 30, 2017 Redazione Farmaci, Farmaci Fibrillazione atriale, Novità dalla ricerca, Novità Fibrillazione Atriale, Novità Homepage Commenti disabilitati su #esc2017. Edoxaban efficace anche in fibrillazione ad alto rischio
In tutti i pazienti affetti da fibrillazione atriale non valvolare, anche quelli a più alto rischio di ictus o eventi embolici sistemici (secondo la scala CHADS2DS2-VASc ), l’anticoagulante diretto edoxaban (Lixiana/Daiichi Sankyo) è efficace come warfarin, ma più sicuro. Lo dimostra una sottoanalisi del trial clinico ENGAGE AF-TIMI 48 (Effective aNticoaGulation with factor XA next GEneration in Atrial Fibrillation), presentata da Daiichi Sankyo al Congresso della European society of cardiology (#esc2017) in corso a Barcellona dal 26 al 30 agosto.
I risultati generali dello studio ENGAGE AF-TIMI 48 avevano già dimostrato che, nei pazienti con fibrillazione, edoxaban in monosomministrazione giornaliera è altrettanto efficace di warfarin per la prevenzione di ictus o di eventi embolici sistemici, con un rischio significativamente inferiore di sanguinamenti. Questa nuova sotto analisi ha confermato che il vantaggio di edoxaban rispetto al warfarin si mantiene indipendentemente dai valori del CHA2DS2VASc.
Oltre ad approfondire il profilo rischio-beneficio nella prevenzione dell’ictus, questa sotto analisi dimostra che edoxaban, all’aumentare del rischio trombo embolico mantiene un’efficacia stabile rispetto al warfarin per la prevenzione dell’ictus in pazienti con diversi CHA2DS2VASc (p-int=0,546 per ictus ed eventi embolici sistemici).
Rispetto ai pazienti trattati con warfarin, edoxaban riduce i sanguinamenti (inclusi i sanguinamenti maggiori, emorragie intracraniche e ospedalizzazioni per patologie cardiovascolari) con valori di sicurezza che rimangono invariati anche in pazienti con un punteggio più alto di CHA2DS2VASc (p-int=0,99 per sanguinamenti maggiori).
Le analisi dell’ENGAGE AF-TIMI 48 confermano e supportano le Linee Guida ESC 2016 per la gestione della FA, che raccomandano l’utilizzo degli anticoagulanti orali diretti (DOAC) come ampiamente preferibili agli antagonisti della vitamina K, quale il warfarin, per la prevenzione dell’ictus nei pazienti con FANV, proprio grazie alla riduzione del rischio di sanguinamenti che questo tipo di trattamento comporta.
Fonte
Congresso ESC 2017: Ictus e fibrillazione atriale, anche nei pazienti a più alto rischio LIXIANA® è altrettanto efficace e più sicuro del warfarin. August 29, 2017 /PRNewswire
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