Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Ago 03, 2017 Redazione News, Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Ipertensione 0
Il controllo della pressione arteriosa al di fuori dello studio del medico è ormati considerato una procedura essenziale per la corretta valutazione dei valori pressori ed è esplicitamente previsto dalle linee guida come strumento per la diagnosi di ipertensione.
Nel Regno Unito le opportunità di auto-controllo dei valori pressori sono soprattutto rappresentate dalle sale d’aspetto dei Medici di Medicina Generale che dispongono di apparecchiature automatiche. Per verificare quali siano i fattori che inducono ad utilizzare gli strumenti di auto-monitoraggio o quelli che ne ostacolano l’utilizzo è stato condotto uno studio qualitativo mediante interviste semi-strutturate rivolte a 30 persone reclutate mediante avvisi collocati negli ambulatori di Medicina Generale o in altre strutture aperte al pubblico.
Tra i partecipanti 14 erano donne, 15 ancora attivi dal punto di vista lavorativo, 6 erano ipertesi, 14 utilizzavano abitualmente le apparecchiature automatiche per il controllo della pressione arteriosa collocate nell’ambulatorio del proprio medico di famiglia.
I soggetti non ipertesi hanno dichiarato di sottoporsi all’autocontrollo principalmente per impiegare il tempo in sala di attesa o anche per aiutare il medico fornendogli ulteriori dati sul proprio stato di salute e non facendogli perdere tempo nel misurare la pressione durante la visita.
I soggetti ipertesi hanno invece segnalato tra le motivazioni all’utilizzo dell’autocontrollo l’opportunità di evitare l’effetto “camice bianco” e la possibilità di essere maggiormente consapevoli e partecipi nella gestione del proprio problema di salute.
Come ostacoli all’utilizzo sono stati identificati : scarsa conoscenza della disponibilità dello strumento, incertezze sulla tecnica di misurazione e imbarazzo nell’eseguire la misura in pubblico.
Un risultato inatteso è stato constatare che diversi intervistati avevano smesso di controllare la pressione in casa preferendo utilizzare l’apparecchio nella sala d’attesa del medico. La ragione principale consisteva in una maggiore fiducia sull’accuratezza dell’apparecchiatura disponibile nello studio rispetto a quella utilizzata in casa.
Gli autori concludono che l’automonitoraggio pressorio nello studio del medico è utile e gradito e che sarebbe opportuno migliorare la comunicazione relativa alla disponibilità, all’utilità, alle modalità di utilizzo.
Fonte
Patient use of blood pressure self-screening facilities in general practice waiting rooms: a qualitative study in the UK.Br J Gen Pract. 2017 Jul;67(660):e467-e473. doi: 10.3399/bjgp17X690881. Epub 2017 May 8.
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