Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Set 13, 2017 Gaetano D'Ambrosio News, Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Prevenzione Primaria Commenti disabilitati su Cardiopatia reumatica: non proprio così rara
La febbre reumatica è una patologia di raro riscontro nella nostra attuale realtà assistenziale ma non è così in in altre parti del mondo.
Un ampio lavoro epidemiologico recentemente pubblicato sul New England Journal of Medicine ha documentato che l’impatto sulla salute globale della cardiopatia reumatica è diminuito sensibilmente negli ultimi venticinque anni, ma presenta ancora una elevata rilevanza epidemiologica nelle regioni più povere del mondo.
Utilizzando varie fonti di dati e complessi modelli matematici gli autori del lavoro sono riusciti a stimare e a mappare, con margini di incertezza accettabili, incidenza, prevalenza, mortalità e disabilità della cardiopatia reumatica.
La prevalenza della malattia, che nel mondo occidentale è stimata in 3.4 casi per 100.000 abitanti, nei paesi del sud del mondo, in cui essa è considerata endemica, raggiunge i 444 casi per 100.000 abitanti con conseguenze rilevanti in termini di morbilità, mortalità, carico assistenziale.
Le migliorate condizioni socioeconomiche e la ampia disponibilità di antibiotici hanno fatto sì che negli ultimi 25 anni la cardiopatia reumatica sia stata fortemente contenuta ma questo non è accaduto in modo uniforme. Attualmente la malattia è ancora ampiamente rappresentata nelle aree del mondo a basso reddito e, nei paesi più ricchi, tra le persone più anziane e nella popolazione immigrata.
Quest’ultimo aspetto è sicuramente di grande interesse ed attualità. A fronte di una grande attenzione alle malattie infettive, in larga misura non giustificata, probabilmente l’impatto delle malattie croniche nella popolazione immigrata è sottostimato. Diabete, ipertensione ed altre malattie cardiovascolari, già trattate in modo sub-ottimale nei paesi di origine, subiscono gli effetti della discontinuità assistenziale determinata dal fenomeno migratorio.
Una recente ricerca condotta in Italia ha riportato che tra i pazienti immigrati la causa più frequente di ricorso alla cardiochirurgia è rappresentata dalla cardiopatia reumatica (41%), seguita dalle valvolopatie non reumatiche (27%) e dalla cardiopatia ischemica (16%). Questa statistica contribuisce a darci la misura di quanto la cardiopatia reumatica sia rilevante nella popolazione immigrata e sulla necessità che continuiamo a tenerla tra le ipotesi diagnostiche probabili in questa particolare categoria di pazienti
Fonte
Global, Regional, and National Burden of Rheumatic Heart Disease, 1990–2015.N Engl J Med 2017; 377:713-722
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