Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Set 21, 2017 Gaetano D'Ambrosio Flowchart Dislipidemie, News, Novità dalla ricerca, Novità Dislipidemie, Novità Homepage, Novità Prevenzione Primaria Commenti disabilitati su Colesterolo LDL: più è basso, meglio è. Studio FOURIER con evolocumab (i-PCSK9)
Ridurre le concentrazioni plasmatiche di colesterolo-LDL (c-LDL) fino a livelli molto bassi (<20 mg/dL) produce ulteriori benefici nella prevenzione degli eventi cardiovascolari senza determinare un incremento degli effetti collaterali.
E’ questo il risultato di una ulteriore analisi pre-specificata dello studio FOURIER presentata al congresso europeo di cardiologia (#esc2017) e che ha valutato l’efficacia di evolocumab, esponente della nuova classe degli inibitori della PCSK9, nel ridurre il colesterolo LDL e prevenire gli eventi cardiovascolari in pazienti ad alto rischio con malattia cardiovascolare conclamata.
Nell’analisi sono stati considerati i dati di 25.982 pazienti (13013 assegnati al gruppo di trattamento e 12969 al gruppo di controllo) per i quali era disponibile il valore di c-LDL a 4 settimane dall’arruolamento. Di questi il 17% aveva raggiunto valori di LDL > 100 mg/dL, il 29% tra 70 e 100 mg/dL, il 13% tra 50 e 70 mg/dL, il 31% tra 20 e 50 mg/dL mentre il 10% si era portato al di sotto di 20 mg/dL.
Dopo un follow-up mediano di 2.2 anni, gli autori hanno potuto rilevare un progressivo decremento del rischio di incidenza degli eventi cardiovascolari (decesso per cause cardiovascolari, infarto del miocardio, ictus, rivascolarizzazione coronarica, angina instabile) che costituivano gli end-point primario e secondario dello studio FOURIER . Per contro non hanno riscontrato alcuna relazione tra il livello di colesterolo LDL raggiunto e l’incidenza di tutti gli eventi avversi considerati. In particolare non si è osservata una maggiore incidenza di nuovi casi di diabete mellito, ictus emorragico, cataratta, alterazioni degli indici di funzione epatica, alterazioni della CPK.
I risultati di questo studio, quindi, rafforzano il principio per cui esiste una relazione continua tra livello di colesterolo-LDL raggiunto ed eventi cardiovascolari. In particolare sembra non esserci una soglia oltre la quale non si osservano più benefici riducendo il colesterolo LDL fino a meno di 20 mg/dl. In considerazione anche del fatto che il perseguimento di target molto ambizioni non sembra essere associato a una maggiore incidenza di eventi avversi, è verosimile che in futuro le linee guida spostino ulteriormente verso il basso gli obiettivi della terapia ipocolesterolemizzante.
Fonte
Clinical efficacy and safety of achieving very low LDL-cholesterol concentrations with the PCSK9 inhibitor evolocumab: a prespecified secondary analysis of the FOURIER trial.Lancet. 2017 Aug 25. pii: S0140-6736(17)32290-0. doi: 10.1016/S0140-6736(17)32290-0. [Epub ahead of print]
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