Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Ott 04, 2017 Redazione Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Prevenzione Secondaria Commenti disabilitati su Dopo infarto, il rischio cardiovascolare aumenta se si sospende l’Aspirina (ASA)
L’aderenza alle terapie croniche è un problema di grande rilevanza, essendo uno dei fattori che maggiormente influenza l’efficacia delle terapie. Il rischio di una assunzione sub-ottimale dei farmaci è particolarmente elevato per le terapie utilizzate a scopo preventivo in assenza, cioè, di segni o sintomi di malattia percepiti dal paziente come un disagio.
E’ il caso dell’aspirina (ASA) utilizzata a basse dosi come antiaggregante piastrinico, un trattamento in grado di ridurre significativamente l’incidenza di eventi cardiovascolari in prevenzione secondaria e in prevenzione primaria nei pazienti ad alto rischio. Si stima, infatti, che dal 10 al 20% dei pazienti con infarto miocardico recente sospenda la terapia con ASA nei primi anni dopo l’evento.
Allo scopo di verificare quanto possa incidere sul trattamento antiaggregante con ASA la ridotta compliance alla terapia è stato condotto uno studio di coorte che ha arruolato oltre 600.000 soggetti, di età superiore a 40 anni, trattati con ASA in prevenzione primaria o secondaria con una aderenza ≥80% nel primo anno di osservazione ed inclusi in un grande data-base svedese tra il 2005 e il 2009. Nel corso del follow-up sono stati registrati gli eventi cardiovascolari escludendo i primi 3 mesi successivi a un evento emorragico maggiore o a una procedura chirurgica.
Durante un follow-up mediano di 3.0 anni si sono verificati 62.690 eventi cardiovascolari.
I pazienti che avevano interrotto la terapia con ASA presentavano un rischio di eventi più elevato del 37% rispetto a coloro che avevano seguito la terapia con continuità (Hazard Ratio 1.27, IC95% 1.34-1,41). Il rischio aumentava precocemente dopo l’interruzione della terapia rimanendo costante nel tempo.
In conclusione, la sospensione della terapia antiaggregante con ASA non giustificata da un evento emorragico o da una procedura chirurgica, comporta un aumento significativo del rischio di eventi cardiovascolari.
Questo dato può essere utilizzato come argomento a sostegno dell’aderenza dei pazienti a questa importante terapia.
Fonte
Low-Dose Aspirin Discontinuation and Risk of Cardiovascular Events.A Swedish Nationwide, Population-Based Cohort Study.Circulation. 2017;136:1183-1192.Originally published September 25, 2017
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