Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Nov 10, 2017 Redazione Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Ictus Tia Commenti disabilitati su Ictus acuto. Statine entro le 24 ore? Nessun beneficio clinico
In caso di ictus ischemico, l’assunzione di una statina entro 24 ore dall’ammissione in ospedale nonc ambia i risutlati ripsetto alla terapia di 90 giorni, indicata per ridurre la disabilità in questi pazienti.
In un trial multicentrico randomizzato pubblicato in Stroke, i ricercatori hanno assegnato in modo casuale pazienti con ictus ischemico acuto e dislipidemia in rapporto 1: 1 con la terapia con una statina a 24 ore dopo il ricovero (precoce, n = 131) o la terapia con statine a 7 giorni dopo l’ammissione all’ospedale (ritardata, n = 126). Gli investigatori hanno cercato di determinare il grado di disabilità del paziente a 90 giorni, utilizzando la Rankin scale modificata.
I punteggi di invalidità a 90 giorni non erano significativamente diversi tra i pazienti che ricevevano una terapia precoce o ritardata (P = .68).
A 90 giorni di follow-up, gli autori hanno invece osservato un numero di morti più elevato nnificative nel gruppo di intervento precoce, rispetto al gruppo posticipato (rispettivamente 2 vs 1); tuttavia, queste differenze non erano statisticamente significative.
La recidiva dell’ictus ischemico era del 6,9% nel gruppo di terapia precoce vs 4,0% nel gruppo ritardato. Non esistevano, inoltre, differenze significative negli eventi avversi tra i due gruppi.
Gli autori fanno notare che i pazienti di questo studio erano stati colpiti da ictus/stroke gravità lieve, quindi non è applicabile a una popolazione più ampia. Poiché la Rankin scale modificata non è utile nel definire la disabilità lieve, gli autori suggeriscono che la terapia con statine possa mostrare maggiori benefici in pazienti con maggiore gravità. Gli autori raccomandano la realizzazione di futuri con maggiori dimensioni del campione per stabilire il vantaggio di un intervento precoce per i pazienti che sofrono di ictus.
Questi risultati indicano che la terapia con statine nell’ictus ischemico acuto rimane incerto, in particolare “nei pazienti con disabilità più gravi o altre cause” e durante l’uso di trombolisi sistemica conattivatore del plasminogeno tissutale rtPA o di trombectomia endovascolare.
Fonte
Randomized controlled trial of early versus delayed statin therapy in patients with acute ischemic stroke: ASSORT trial (Administration of statin on acute ischemic stroke patient). Stroke. 2017;48(11):3057-3063.
Questo contenuto è riservato agli utenti registrati appartenenti al settore sanitario: si prega di accedere utilizzando il form sottostante, oppure di compilare il form di registrazione. Dopo la registrazione, oltre ad avere accesso a tutti i contenuti del portale, riceverai aggiornamenti utili alla pratica clinica. Se non si ricordano i dati di accesso, cliccare qui
Feb 12, 2020 0
Gen 19, 2020 Commenti disabilitati su Linee guida per la gestione precoce dei pazienti con ictus ischemico acuto: aggiornamento del 2019
Gen 18, 2020 0
Nov 20, 2019 Commenti disabilitati su Punteggi CAC molto alti sono associati ad un aumento del CV e della mortalità generale
Nov 07, 2020 Commenti disabilitati su Pneumopatia da COVID-19: il punto di vista del Medico Vascolare. “Position paper” patrocinato dalla SIDV e della SIMV
Ott 12, 2020 Commenti disabilitati su Pazienti con diabete tipo 2 a maggior rischio di demenza vascolare rispetto ad altre demenze
Ott 08, 2020 Commenti disabilitati su Studio EMPEROR-Reduced: il vantaggio di Empagliflozin rimane stabile sopra Sacubitril/Valsartan
Mag 27, 2020 Commenti disabilitati su L’idrossiclorochina è inefficace e dannosa nella cura del COVID-19