Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Nov 07, 2017 Redazione Novità Aritmie, Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Prevenzione Primaria Commenti disabilitati su La BPCO aumenta il rischio di tachicardia e di morte per tutte le cause
I pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) hanno un maggiore rischio di tachicardie ventricolari e di mortalità per tutte le cause. Lo dimostra un recente studio americano. Dal momento che l’associazione tra BPCO e morte cardiaca improvvisa non è stata completamente chiarita, i ricercatori hanno voluto indagare se la diminuzione della frazione di eiezione del ventricolo sinistro (LVEF) può spiegare l’aumento del tasso di tachicardia ventricolare in questi pazienti.
Lo studio retrospettivo ha considerato pazienti adulti sottoposti a test di funzionalità polmonare, monitoraggio di Holter ed ecocardiografia transtoracica. La BPCO era correlata con la frequenza di tachicardia. In un’analisi multivariata è stata esaminata la mortalità a lungo termine per tutte le cause in pazienti con BPCO e tachicardia. Dei 6.351 pazienti inclusi in questo studio (età 66 ± 15 anni, 48% donna, 92% caucasici, LVEF 59 ± 12%), 2.800 (44%) avevano una funzionalità polmonare che indicava BPCO.
La probabilità della presenza di una tachicardia all’ecg Holter era quasi doppia nei pazienti con BPCO (13% vs 23%; p <0,001) e la gravità della BPCO correlava con il rischio di tachicardia (21% vs 28% vs 37%) per la BPCO lieve-moderata, severa e molto grave ( p <0,001).
La BPCO e la tachicardia sono rimasti indipendentemente associati (p <0,001), anche dopo adeguamento in base alla frazione di eiezione del ventricolo sinistro, ai dati demografici e alle co-morbosità (età, sesso, indice di massa corporea, ipertensione, malattia renale cronica, malattia coronarica, storia del cancro, diabete mellito). La BPCO è stata associata a mortalità per tutte le cause indipendentemente dalla frazione di eiezione del ventricolo sinistro (p <0,001).
Gli autori concludono che i pazienti con BPCO hanno un rischio maggiore di tachicardia e mortalità. Questo non può essere completamente attribuito all’effetto confondente dell’insufficienza cardiaca sistolica in base alla frazione di eiezione del ventricolo sinistro. Ulteriori studi sono necessari per esplorare le interazioni meccaniche tra tachicardia e BPCO per individuare se le strategie antiaritmiche possono essere utili soprattutto nei pazienti con BPCO.
Fonte
Chronic Obstructive Pulmonary Disease as a Risk Factor for Ventricular Arrhythmias Independent of Left Ventricular Function. Heart Rhythm. 2017Oct 3.
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