Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Gen 22, 2018 Redazione Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Vasculopatie 1
L’impiego di un alto dosaggio di statine al momento della diagnosi di vasculopatia arteriosa periferica (PAD, Peripheral Artery Disease) riduce significativa il rischio di amputazioni agli arti e mortalità rispetto all’uso di dosi basse-moderate o di soli farmaci antipiastrinici (AP). Lo dimostra per la prima volta uno studio di popolazione, pubblicato online su “Circulation”. I ricercatori, utilizzando un disegno di studio osservazionale di coorte e un algoritmo validato, hanno identificato i pazienti con PAD nel periodo compreso tra il 2003 e il 2014, nel database nazionale americano dei Veterans Affairs.
Entro un anno dalla diagnosi di PAD è stata determinata l’esposizione alle statine [dose elevata vs dose moderata vs terapia antipiastrinica ma nessun uso di statine (solo AP)]. Gli outcome di interesse erano le amputazioni agli arti inferiori e il decesso.
Su 155.647 pazienti con PAD, il 28% non era in trattamento con una statina. L’uso di alte dosi di statine era più basso nei pazienti con PAD (6,4%) rispetto a quelli con comorbilità costituita da malattia coronarica/carotidea (18,4%).
Il rischio di amputazione e mortalità è diminuito in modo significativo con l’uso di qualsiasi statina rispetto al gruppo di utilizzatori di soli AP. I soggetti che erano in terapia con statine ad alte dosi avevano un rischio di amputazione e mortalità più basso rispetto a quelli in terapia con soli AP [HR 0,67; IC 95% (0,61, 0,74) e HR 0,74; IC 95% (0,70, 0,77), rispettivamente].
Anche le statine a dose bassa-moderata hanno determinato una significativa riduzione del rischio di amputazione e mortalità [HR amputazione: 0,81 (0,75, 0,86), HR morte: 0,83 (0,81, 0,86)] rispetto al solo impiego di AP, ma con minore significatività rispetto all’uso di statine ad alte dosi (p <0,001).
Rispetto agli antipiastrinici, l’impiego di alte dosi di statine riduce di quasi il 30% il rischio di morte e del 30-40% quello di amputazione.
Alla luce di questi risultati, dopo la diagnosi di vasculopatia, è necessario iniziare nel paziente un trattamento con statine al dosaggio più alto tollerato, in modo simile a quanto si fa in caso di sindrome coronarica acuta, per ridurre il rischio di amputazione e morte, e protrarre il trattamento a vita. È necessario inoltre porre l’accento sulla diagnosi precoce e sul trattamento della PAD, soprattutto in assenza di malattia coronarica.
Fonte
Statins Have a Dose-Dependent Effect on Amputation and Survival in Peripheral Artery Disease Patients. Circulation, 2018 Jan 12. doi: 10.1161/CIRCULATIONAHA.117.032361.
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