Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Feb 22, 2018 Giuliana Maria Giambuzzi Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Ictus Tia, Novità Prevenzione Secondaria Commenti disabilitati su Emorragia cerebrale: minore mortalità ospedaliera in chi assume i DOAC
Sebbene gli anticoagulanti diretti (DOAC) siano sempre più utilizzati nella pratica clinica per la prevenzione della malattia tromboembolica, i dati sull’incidenza della emorragia cerebrale (EI) correlata all’utilizzo dei DOAC sono limitati.
L’obiettivo dello studio intitolato: ‘‘Association of Intracerebral Hemorrhage Among Patients Taking Non–Vitamin K Antagonist vs Vitamin K Antagonist Oral Anticoagulants With In-Hospital MortalityTaku” è stato quello di valutare la correlazione tra precedente assunzione dell’anticoagulante orale (warfarin, DOAC) e mortalità intraospedaliera tra i pazienti con EI.
È stato quindi effettuato uno studio di coorte retrospettivo su 141.311 soggetti, ricoverati da ottobre 2013 a dicembre 2016 in 1662 ospedali, che aderivano al Get With The Guidelines-Stroke (un programma dell’American Heart Association per il miglioramento della qualità della cura dell’ictus, attraverso la promozione dell’aderenza alle più aggiornate linee guida).
Tra i 141.311 pazienti con EI (età media [DS], 68,3 [15,3 anni], 48,1% donne), 15.036 (10,6%) erano in terapia con warfarin, 4.918 (3,5%) avevano assunto DOAC entro i 7 giorni che precedevano la comparsa della EI e 39.585 ( 28,0%) e 5.783 (4,1%) assumevano contemporaneamente la terapia antiaggregante piastrinica, rispettivamente singola e duplice.
I pazienti che assumevano warfarin o DOAC erano più anziani ed erano affetti da fibrillazione atriale o ictus.
La gravità dell’ictus emorragico acuto (IEA) (misurata attraverso la National Institutes of Health Stroke Scale) non differiva in maniera significativa tra i 3 gruppi (mediana, 9 [range interquartile, 2-21] per warfarin, 8 [2-20] per DOAC e 8 [ 2-19] per chi non assumeva anticoagulanti).
I tassi di mortalità erano del 32,6% per chi assumeva il warfarin, del 26,5% per i soggetti che utilizzavano DOAC e del 22,5% per chi non assumeva anticoagulanti.
Rispetto a chi non utilizzava anticoagulanti prima del ricovero, il rischio di mortalità intraospedaliera era più elevato sia nei pazienti che assumevano warfarin (differenza di rischio aggiustata [ARD], 9,0% [IC 97,5%, 7,9% – 10,1%]; [odds ratio aggiustato- AOR], 1,62 [IC 97,5%, 1,53-1,71]) che in chi utilizzava DOAC (ARD, 3,3% [IC 97,5%, 4,8%]; AOR, 1,21 [IC 97,5%, 1,11 -1.32]).
Rispetto a chi assumeva warfarin, i pazienti che avevano utilizzato i NOAC prima dell’evento acuto, presentavano un rischio inferiore di mortalità ospedaliera (ARD, -5,7% [IC 97,5%, -7,3% a -4,2%]; AOR 0,75 [IC 97,5%, da 0,69 a 0,81]).
La differenza di mortalità tra i soggetti trattati con DOAC e pazienti trattati con warfarin era maggiore nei pazienti con precedente concomitante assunzione della duplice terapia antiaggregante (32,7% versus 47,1%; ARD, -15,0% [IC 95,5%, -26,3% a -3,8% ] AOR, 0,50 [IC 97,5%, 0,29-0,86]) rispetto a chi non assumeva antiaggreganti (26,4% versus 31,7%; ARD, -5,0% [IC 97,5%, -6,8% a -3,2%] ; AOR, 0,77 [IC 97,5%, da 0,70 a 0,85]), sebbene il P-value per l’interazione non fosse statisticamente significativo (0,07).
In conclusione tra i pazienti con EI, il precedente uso di DOAC o warfarin era associato ad una più alta mortalità ospedaliera, rispetto al non utilizzo. Il precedente uso di DOAC era associato ad un minor rischio di mortalità ospedaliera, rispetto al precedente utilizzo di warfarin.
Come aveva già evidenziato il trial clinico ENGAGE AF-TIMI 48, questo studio conferma una minore mortalità ospedaliera nei soggetti trattati con DOAC rispetto al warfarin a conferma della loro sicurezza nella pratica clinica.
Fonte
Association of Intracerebral Hemorrhage Among Patients Taking Non–Vitamin K Antagonist vs Vitamin K Antagonist Oral Anticoagulants With In-Hospital Mortality. Taku Inohara, Ying Xian, Li Liang, et al. JAMA. Published online January 25, 2018.
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