Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Feb 14, 2018 Gaetano D'Ambrosio Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Prevenzione Primaria, Uncategorized Commenti disabilitati su Gengivite (parodontopatia) e rischio di ictus. Lavarsi i denti fa bene al cuore
In un paziente con parodontopatia, difficilmente ci viene in mente di considerare il suo profilo di rischio cardiovascolare. Eppure c’è una associazione tra malattie del periodonto e ictus cerebrale.
E’ il risultato di uno studio recentemente pubblicato su Stroke che ha analizzato una coorte di oltre 10.000 soggetti, esenti da ictus, seguita per 15 anni allo scopo di studiare eziologia ed evoluzione della malattia aterosclerotica.
In un sottogruppo di 6.736 pazienti, era stata effettuata una valutazione molto accurata e standardizzata delle condizioni parodontali classificandole in 7 livelli di gravità.
In questi pazienti, si sono verificati 299 casi di ictus ischemico in un follow-up di 15 anni.
Si è così potuto stabilire che c’è una associazione tra severità della parodontopatia e rischio di ictus ischemico con una incidenza che va da 1.29 casi/100 anni-persona nei soggetti senza parodontopatia a 5.03 casi/100 anni-persona nei soggetti con parodontopatia grave.
La presenza di parodontopatia è risultata significativamente associata sia con l’ictus cardio-embolico (HR 2.6, IC95% 1.2-5.6) sia con l’ictus trombotico (HR 2.2, IC95% 1.3-3.8).Al contrario, una igiene costante della bocca si è rivelata un fattore protettivo (HR 0.77, IC95% 0.63-0.94).
Questi risultati non devono stupire. E’ dimostrato che le malattie del periodonto sono associate ad uno stato infiammatorio sistemico il quale, a sua volta, può favorire un evento ischemico acuto. Una analoga spiegazione è stata suggerita per spiegare i rapporti tra influenza e infarto miocardico.
Ricordiamoci, quindi, che per valutare il rischio cardiovascolare è utile guardare anche la bocca del paziente e che una buona igiene orale non serve solo per tenere in ordine i denti ed evitare l’alito cattivo!
Fonte
Periodontal Disease, Regular Dental Care Use, and Incident Ischemic Stroke.Stroke. 2018 Feb;49(2):355-362
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